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Peste suina, Piana bacchetta Buschiazzo: no a personalismi

Regione Liguria, vicepresidente Alessandro Piana (Lega)

“L’emergenza Peste suina africana (Psa), invece di far fare fronte comune ai territori per far sentire sempre di più la propria voce a Roma, rischia l’effetto boomerang politico basato su nuovi o vecchi personalismi.

Inconcepibile che un assessore regionale, nonché vice presidente della giunta, apprenda da un comunicato stampa e non dallo stesso sindaco di Sassello Daniele Buschiazzo, di essere stato convocato a un consiglio comunale straordinario sul tema sabato 25 febbraio alle ore 11 insieme al commissario straordinario Angelo Ferrari.

Tanto più, a fronte del rapporto di collaborazione che esiste da anni e di un dialogo continuo con i territori per risolvere le problematicità a partire dalle reali necessità di popolazioni e aziende.

A giorni ho in programma il confronto con il Ministero e le Commissioni apposite, dove la linea regionale è sempre condivisa e bottom up.

Non intendo farmi carico delle ‘colpe’ o dei malumori di altri, senza una direzione propositiva.

Inoltre, e non in ultimo, l’episodio citato non è certo da imputarsi ai cacciatori o al mondo venatorio, ma un gravissimo atto di bracconaggio, assolutamente da condannare”.

Lo ha dichiarato stamane il vice presidente di Regione Liguria Alessandro Piana (Lega), in risposta alle dichiarazioni del sindaco di Sassello Daniele Buschiazzo (Lega) che ieri, tra le altre cose, aveva riferito alla stampa locale: “Visto il silenzio di tutte le istituzioni preposte a gestire questa emergenza convocherò un consiglio comunale aperto al pubblico (il 25 febbraio, ndr) in cui inviterò il commissario straordinario e l’assessore regionale”.

“Domenica 5 febbraio – ha aggiunto Buschiazzo – è stato trovato un cinghiale abbattuto con arma da fuoco a fianco della SS334 con un cartello con su scritto ‘Negativo alla Psa; Positivo al piombo’.

Sul fatto che il gesto sia da condannare comunque e costituisca un reato, ritengo che sia un dato evidente a tutti. Tuttavia, è anche il segnale di un clima di esasperazione creato dal fatto che la gestione della Peste suina africana non ha fatto significativi passi in avanti dal 7 gennaio 2022.

Anzi, l’epidemia si è estesa anche ad altri territori.

La sovrappopolazione della specie Sus Scrofa (che per Covid e Psa non viene cacciata in maniera adeguata da tre anni) è ormai insostenibile ed è anche un problema di incolumità pubblica sulle nostre strade (mai così tanti incidenti si sono verificati per la presenza di cinghiali).

Pertanto, è necessario che le istituzioni abbiano un rapporto più stretto con la cittadinanza e che comunichino qual è la programmazione che vogliono seguire e le soluzioni che vogliono dare per risolvere questo problema.

Tale confronto su problemi reali, spiegando quali soluzioni si possono dare e in che tempi, è sicuramente un modo per prevenire ulteriori problemi di ordine pubblico come quelli avvenuti domenica 5 febbraio”.