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“Nomi di carta”: storia di Irena Sendler al Sipario Strappato di Arenzano

Arenzano
Nomi di carta

Sabato 28 gennaio alle ore 21 al teatro Il Sipario Strappato di Arenzano (via Marconi 165) arriva “Nomi di carta”, spettacolo di Baba Jaga Arte e Spettacolo Aps, scritto e diretto da Maria Grazia Pavanello con Laura Montanari. L’evento fa parte del circuito “Spirali”.

“Nomi di carta” è uno spettacolo poetico che vuole raccontare la storia di Irena Sendler, donna che salvò 2500 bimbi ebrei, attraverso gli occhi dei suoi collaboratori e di chi l’ha conosciuta.

In scena un albero su cui lentamente appaiono i nomi di chi, in quel momento, si trovava lì: era il 6 agosto del 1942 quando, dal ghetto, vennero deportati i bambini ebrei dell’orfanotrofio, una data che Irena non dimenticherà mai.

Mentre quel numeroso corteo attraversava le vie di Varsavia erano molte le persone che incrociarono gli sguardi dei bambini, dall’incontro dei loro occhi nasce la narrazione; attraverso la marcia silenziosa di questi bimbi tutti iniziano a raccontarsi, a vedere e toccare con mano quanto il loro impegno nel salvare il salvabile sia una piccola goccia d’acqua immersa nel mare di odio che li circonda. I nomi dei bambini che sfilano si intrecciano con i nomi di chi li sta guardando, uomini e donne che conoscono Irena e che insieme a lei faranno la differenza.

Il biglietto costa 12 euro, ridotto 10 euro. Sono disponibili abbonamenti a 5, 10 e 20 spettacoli.

Info e prenotazioni: 3396539121

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Il circuito “Spirali” vede scendere in campo cinque teatri liguri per fare rete e condividere spettacoli coinvolgendo giovani attrici in una serie di eventi a rotazione. I teatri coinvolti sono il Sipario Strappato di Arenzano, i Cattivi Maestri di Savona, il Garage e l’Ortica di Genova e il Teatro delle Udienze di Finale Ligure. Il progetto nasce con l’intento di creare una sinergia sempre più stretta tra le realtà teatrali collocate in diversi punti del territorio ligure, grazie a una programmazione condivisa che prevede la circuitazione di diversi spettacoli nei rispettivi spazi. Questi teatri rappresentano un presidio culturale importante in zone periferiche del territorio, garantendo accesso alla cultura a un tipo di pubblico trasversale, dai bambini agli adulti. L’obiettivo è creare opportunità lavorative specie per le donne che con difficoltà cercano di emergere nel settore dello spettacolo, aprendo non solo alle professionalità locali ma anche a quelle nazionali. Quindi la prevalenza di personale coinvolto nel progetto è femminile, con spazio particolare dato alla fascia d’età inferiore a 35 anni.

Novità di quest’anno sarà inoltre la creazione di un abbonamento trasversale tra i teatri, per poter così sviluppare non solo la circuitazione di spettacoli e di artisti, ma anche del pubblico, in modo che sempre più persone conoscano le varie realtà teatrali, ampliando la propria offerta culturale.