Home Cultura Cultura Genova

Il Nano Morgante | Coscienza di padre

Norman Rockwell: Triplo Autoritratto

Insiste un’alterna condizione dell’animo umano: tende a fluttuare tra  soddisfazione ed insoddisfazione, tra reputazione e vanagloria, tra fini e conseguenze.

Talché, esistono individui dai rigorosi principi morali ed attenti alla qualità relazionale dei propri comportamenti. E ne esistono altri, distratti e sviati da ciclopiche brame, dedicati all’ottenimento dell’unico interesse meritevole d’impegno: il proprio.

Tale sintetica ed estremistica premessa  è utile per identificare quella condizione che, talvolta, pone un individuo volutamente estraneo e distante da ogni comportamento sociale solidale e pro-positivo, animato solo da obiettivi egocentrati.

Per meglio esemplificare il movente della narrazione, le comuni azioni umane molto di rado sono sottoposte al vaglio morale individuale, raramente esprimono una personale sensibile attenzione degli effetti che esse producono sulla società, quantomeno su quella porzione cui si rivolgono.

La questione compone una sorta di equazione di comportamento per cui ciò che diamo agli altri corrisponde a ciò che abbiamo conquistato per noi stessi: in questo senso, non vi è dubbio che calare tale parametro nella singola esistenza la sottoporrebbe ad una imprevista ed impietosa autocritica.

Sia come sia, grazie alla recente condivisione da parte della mia amica Stella di una lettera-testimonianza del proprio Padre, ne scaturisce, come acqua di sorgente, la sorprendente purezza di una coscienza giornaliera, un’ antologia di princìpi ideali e la priorità per  valori morali ed etici, nettamente contrapposti alla consueta egoistica cupidigia.

Adornare la singola esistenza di tale “ragionamento plurale” e coinvolgerlo a tutti i soggetti dell’ambito relazionale, supera d’un balzo, tra l’altro, l’idea nefasta e diffusa di una “felicità intesa come questione economica”, citando Zygmunt Bauman.

Il senso solidale  dissolve gli istinti belluini dell’uomo e preclude l’afflizione asociale di cui soffre chi é pervaso di passione acquisitiva.

In conclusiva sintesi, leggere, condividere tale testimonianza diviene, nel contempo, motivo di gratitudine e di riflessione: conduce passo dopo passo alla vivida dimostrazione  che la ricchezza della vita coinvolge la coscienza  dinanzi alla consapevolezza della preziosità dei beni relazionali.

Massimiliano Barbin Bertorelli