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Minigronda. Ministra Mit De Micheli al Nautico fa indispettire M5S: tempi troppo lunghi

Paola De Micheli con Il Sindaco Marco Bucci inaugura il 59° Salone Nautico

La ministra delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli (vice segretaria del Pd) ha confermato che “sta entrando nel merito di tutte quelle che sono le cose da fare per rendere il più rapida possibile la realizzazione di quell’opera”.

E lo ha detto (come promesso alla vigilia del suo insediamento solo 14 giorni fa) proprio qui a Genova, città interessata alla Gronda e ad altre opere come il ribaltamento a mare, dove oggi è arrivata per l’inaugurazione del 59° Salone Nautico.

La risposta del Ministro che maggiormente spiazza e impermalisce il Movimento 5 Stelle in Liguria riguarda però la cosiddetta “Minigronda”. Ossia il progetto sponsorizzato a gran voce dai pentastellati (ma respinto da Lega e centrodestra) che avevano già presentato all’ex titolare del Mit Danilo Toninelli (M5S) una sorta di studio di fattibilità.

La neo ministra, però, boccia la possibilità di prenderlo in considerazione: “Sul progetto originario stiamo valutando eventuali migliorie, ma ricominciare progetti da zero rideterminerebbe conseguenze in termini temporali e realizzativi che non credo siano compatibili con le aspettative della città che ha bisogno di avere un supporto infrastrutturale per far crescere anche il porto”.

Posizioni ribadite vis a vis anche oggi col sindaco Marco Bucci e testimoniate da una nota di Tursi: “Abbiamo affrontato la tematica della realizzazione della Gronda di ponente in ragione dell’urgenza dell’opera stessa e delle ricadute benefiche sulla città e sul territorio. Abbiamo concordato di raccogliere l’invito, già espresso dal precedente governo, di iniziare quanto prima un tavolo di lavoro sull’esecuzione dell’opera aperto alla verifica e valutazione delle forze politiche e all’ascolto di tutti per raccogliere stimoli e suggerimenti utili a migliorare il progetto e le ulteriori opere collegate”.

Dopo il via libera al Terzo Valico durante il governo condiviso con la Lega, per il Movimento 5 Stelle in Liguria la Gronda di Genova rischia di essere un altro boccone amaro da digerire. Nonostante il nuovo esecutivo.

Il timing per la realizzazione infatti sembra essere al centro dei pensieri della titolare delle Infrastrutture: “E’ del tutto evidente che un nuovo ministro si prenda del tempo per fate delle analisi più dettagliate, ma è anche altrettanto evidente che ci sono delle necessità di questo territorio alle quali noi daremo risposte”.

Dichiarazioni che lasciano dubbi su quanto la cabina di regia pentastellata in Liguria sia in sintonia col suo direttorio nazionale, ormai stretto alleato col Pd, che forse poco ha interagito all’accensione della “macchina operativa” sul tema “Gronda o Minigronda”.

Marcello Di Meglio