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La Liguria per Slow Wine 2022

La Liguria per Slow Wine 2022
La Liguria per Slow Wine 2022

La Liguria per Slow Wine 2022. Tutti i numeri della regione nella 12° edizione della guida ai vini di Slow Food Editore

La Liguria per Slow Wine 2022

In libreria e online su Slowfoodeditore.it a partire da oggi 13 ottobre

Su media.slowfood.it le foto della presentazione e la cover di Slow Wine 2022

43 cantine recensite, 5 Chiocciole, tra cui la new entry Terre Bianche, 15 Top Wine e 11 video realizzati in vigna e cantina dai collaboratori e accessibili direttamente dalla guida tramite QRCode.

Sono questi alcuni dei tratti salienti che l’edizione 2022 di Slow Wine delinea rispetto alla Liguria.

La guida alle migliori cantine italiane secondo Slow Food, giunta alla dodicesima edizione, sarà disponibile in tutte le librerie da oggi 13 ottobre e online sullo store di Slow Food Editore e vede il ritorno di due delle principali caratteristiche, sospese a causa della pandemia nel 2020.

Innanzitutto, la visita dei collaboratori alle cantine.

Unica nel panorama delle guide al vino, infatti, Slow Wine non si limita a degustazioni ma, grazie alla capillarità degli oltre 200 collaboratori presenti in tutta l’Italia, visita i filari e le cantine delle aziende recensite.

A questo si aggiunga il ritorno del riconoscimento più identificativo della guida:

le Chiocciole, ovvero il simbolo assegnato a una cantina per il modo in cui interpreta i valori organolettici, territoriali e ambientali in sintonia con la filosofia di Slow Food.

Inoltre, il ritorno in vigna e cantina ha permesso ai collaboratori di realizzare 485 video brevi (della lunghezza di 5/10 minuti), veri e propri prodotti digitali scaricabili grazie ai QR Code pubblicati sulla guida stessa che permettono al lettore di visitare virtualmente le aziende.

La Liguria vista da Slow Wine

Nel fotografare la vitivinicoltura ligure ci affidiamo allo strumento del viaggio.

Non può che essere così di fronte a una regione che fa del turismo uno dei suoi più solidi motori economici.

Il turismo, appunto, è il traino di un sistema che alimenta le produzioni da Ponente e Levante, ne condiziona i risultati – in primis quelli commerciali, con picchi di consumo e vendita concentrati nel periodo estivo –, senza tuttavia influenzare l’identità sempre più definita e riconoscibile.

A proposito di identità, il nostro viaggio non può avere inizio senza prima una doverosa considerazione circa il limite, la forzatura di voler delineare un profilo regionale comune sul fronte vitivinicolo.

È ancora giusto parlare di vino ligure? La viticoltura regionale si sostiene grazie alla presenza di areali indipendenti e felicemente disconnessi per geografia, storia, vitigni e, sempre di più, stile di vinificazione.

Se da una parte esistono punti di appiglio comuni, uno su tutti la presenza del Vermentino, dall’altra la Liguria che ci piace e che cerchiamo di raccontare nelle pagine che seguono è il risultato di un frastagliato e divergente mosaico di microdistretti in cui perdersi e ritrovarsi.

Scopri su Slowfood.it/slowine tutti i dettagli di tipologie, annate e zone di produzione e tutti i riconoscimenti che Slow Wine ha assegnato alle aziende Liguria.

Tutto su Slow Wine

Slow Wine è la guida completa al vino italiano, secondo Slow Food: le migliori cantine e le bottiglie più interessanti, selezionate da più di 200 collaboratori.

La dodicesima edizione della Guida conta 1.958 cantine recensite; a ognuna è dedicata una scheda in tre parti: la prima racconta delle persone che lavorano e vivono in azienda, la seconda dei vigneti e delle modalità con cui vengono accuditi, la terza dei migliori vini prodotti (in elenco gerarchico di qualità) che si trovano in commercio.

Ai migliori vini di ogni regione viene assegnato il riconoscimento di Top Wine.

Tra questi troviamo i Vini Slow – che oltre ad avere una qualità eccellente condensano valori legati a territorio, storia e ambiente – e i Vini Quotidiani, alta qualità entro i 12 euro.

Dopo la sospensione nell’edizione precedente, torna il massimo riconoscimento alle cantine più interessanti:

la Chiocciola, che premia le aziende il cui lavoro ben interpreta i valori (organolettici, territoriali e ambientali) in sintonia con la filosofia di Slow Food.

Seguono poi altri riconoscimenti quali la Bottiglia, ai produttori che esprimono un’ottima qualità per tutte le bottiglie presentate in degustazione, e la Moneta, alle realtà che esprimono un buon rapporto tra la qualità e il prezzo per tutte le bottiglie prodotte.

Gli oltre 200 collaboratori, disseminati in tutte le regioni della penisola, assicurano una mappatura unica e un aggiornamento costante su quello che sta avvenendo nel mondo del vino italiano.

Il contatto diretto con i vignaioli permette un racconto autentico e al passo con i tempi.

Durante le visite, hanno 485 brevi filmati che potranno trasportare il lettore direttamente in vigna e in cantina, semplicemente inquadrando i QR code presenti ai piedi di ogni scheda.

I numeri di Slow Wine 2022 

27.000 vini assaggiati durante le degustazioni

1.958 cantine recensite

218 cantine premiate con il simbolo della Chiocciola

200 collaboratori

188 cantine premiate con il simbolo della Bottiglia

87 cantine premiate con il simbolo della Moneta

750 Top Wine, di questi 354 sono anche Vino Slow e 196 Vino Quotidiano

759 cantine che offrono lo sconto del 10% sull’acquisto di vino per chi si presenta in azienda con l’edizione cartacea della guida

485 contributi video visualizzabili con un QR Code

Per maggiori informazioni:

www.slowfoodeditore.it