Home Consumatori Consumatori Italia

Il Green pass farà parte per sempre del nostro tessuto sociale?

Da oggi scatta per gli over 50 obbligo super green pass al lavoro
Da oggi scatta per gli over 50 obbligo super green pass al lavoro

Un’analisi dell’ultimo Dpcm

Gli ennesimi Decreto Legge e Dpcm, Decreto del presidente del Consiglio dei ministri, riguardante il Green Pass, prevedono ulteriori modifiche anche sostanziali alla nostra quotidianità.

La prima cosa in evidenza è quella che chi ha effettuato il ciclo vaccinale completo avrà un green pass di durata illimitata, ovvero per tutta la vita, mentre chi è guarito dalla malattia, avrà un green pass valido per soli sei mesi.

Spontanea la domanda. “Ma se si prevede un certificato di durata illimitata, il certificato verde verrà mai abolito?” Ed Ancora “Non è che i nostri governanti vorranno mantenerlo per sempre e costringerci a mostrarlo?”

I presupposti che diversi giuristi, fra cui l’Avvocato Fusillo ed altri, sostengono, potrebbero esserci tutti.
In effetti il governo costituito da un Consiglio dei ministri e il presidente del Consiglio, “sta tirando dritto” e non ascolta neanche il parere di alcuni componenti del Cts, dei parlamentari, esautorando, di fatto e più volte, il Parlamento.

La volontà, da quello che appare, sarebbe quella di creare le basi per fare in modo che il certificato verde diventi parte integrante del nostro vivere quotidiano, al di là del problema sanitario.

Il nuovo Dpcm, Decreto del Consiglio dei ministri del 4 febbraio 2022 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n.31 del 07-02-2022) non è facile comprensione.

I controlli automatici sul green pass?

Il decreto, affronta, tutta una serie di regole tecniche e apre la strada ai controlli automatici per il certificato. Questo potrebbe essere il motivo per cui recentissime circolari interne delle aziende riporterebbero l’obbligo di passare al certificato digitale, sopprimendo quello cartaceo.

I controlli automatici avverrebbero secondo l’integrazione di tutta una serie di piattaforme quali la “tessera sanitaria TS-CNS” di cui è titolare il Ministero dell’economia e delle finanze; la piattaforma nazionale “Digital green pass- PN-DGC”; “PagoPa”; “Io”; il “Fascicolo sanitario” il tutto per verificare la validità del certificato verde.

Abbiamo sempre saputo che il green pass, il certificato verde o marchio verde, come vogliamo chiamarlo, è un QR code personale.

Tale codice può essere scansionato e verificato solo con un’applicazione e da persone delegate. Il tutto nella totale privacy del titolare del documento, ma ora sorgono dei seri dubbi.

Tutti questi tecnicismi, infatti, porterebbero ad un controllo automatico di coloro che si sono vaccinati. Oltre a quello di coloro che sono guariti o di quelli che hanno fatto una scelta differente, i sorci, come qualcuno li ha definiti.

A questo punto sorge la domanda un po’ inquietante, ma lecita. “Ma oltre ai tornelli per lo stadio, o quelli per accedere in fabbrica, ne verranno installati anche negli ospedali e nei negozi?” L.B.