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Genova riconosce la storia e i milioni di morti: comunismo equiparato a nazifascismo

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“Nel consiglio comunale di ieri la maggioranza ha approvato un ordine del giorno importantissimo, presentato dalla Lega e da FI,  che prevede la adesione alla predisposizione di un anagrafe virtuale antifascista, anticomunista, antidemocratica ed eversiva a difesa dei  valori della nostra costituzione come già ha fatto il Comune di Stazzema.

Non è mai superfluo ricordare i valori della democrazia, del rispetto delle idee diverse che devono confrontarsi nell’alveo della reciproca comprensione e non della violenza.

Oggi più che mai c’è bisogno di dare un segno tangibile di rispetto e di memoria ma soprattutto di testimonianza che un Comune come come Genova deve farsi portavoce. Peccato per  i distinguo dell’opposizione in sede di votazione, dimostrazione che non riescono mai a prendere le debite distanze da quelle ideologie totalitarie che hanno scritto, come il nazifascismo, pagine di storia drammatiche che hanno contato milioni di vittime”.

Lo hanno riferito i consiglieri comunali della Lega del Comune di Genova. A seguito della votazione (il M5S ha votato contro) che in sostanza equipara il nazifascismo al comunismo stamane si sono registrate diverse reazioni.

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“Il gruppo consiliare Lista Crivello – hanno dichiarato i consiglieri comunali di minoranza – chiede scusa alla città, ai molti progressisti e sinceri democratici che si sono sentiti offesi per la nostra astensione sull’ordine del giorno proposto dalla maggioranza di destra di Marco Bucci. È per noi fondamentale chiarire le ragioni di un errore fatto in buona fede.

La settimana scorsa il nostro gruppo con tutta la minoranza ha votato e raggiunto il risultato di approvare l’istituzione dell’anagrafe antifascista. La maggioranza di destra si è astenuta. Ieri la stessa maggioranza ha proposto il documento che poi è stato approvato a Tursi.

La nostra astensione di ieri è stata pensata per valorizzare e difendere la parte di proposta condivisibile, contenuta nel documento, in particolare l’iniziativa del Comune di Stazzema. La verità che il nostro voto ci ha resi complici, parzialmente, nel mettere sullo stesso piano, l’anagrafe antifascista con quella anticomunista”.

“Il Gruppo Italia Viva del Comune di Genova – hanno sottolineato i consiglieri comunali – ieri in Sala Rossa ha convintamente votato a favore dell’ordine del giorno. Anticipando eventuali fraintendimenti e odiose speculazioni, intendiamo precisare che ispira il proprio agire sui valori fondanti della democrazia e della Costituzione Repubblicana nata dalla lotta per la liberazione.

Non possono esistere dubbi sui torti e sulle ragioni che la storia ha sancito in modo inequivocabile. I partigiani, di tutte le provenienze politiche, hanno combattuto per liberare il nostro Paese dal nazifascismo.

La storia ha anche dimostrato che le foibe non erano una invenzione propagandistica. I milioni di morti dei deportati nei gulag di Stalin, il genocidio del popolo Cambogiano perpetrato dai Khmer rossi sono la testimonianza che in nome dell’ideologia si sono compiuti orrendi crimini contro l’umanità”.

“Il voto di astensione – hanno aggiunto i consiglieri comunali del Pd – è stato un errore. Il documento, nell’impegnativa, da una parte sosteneva ancora una volta la raccolta firme per l’anagrafe antifascista, dall’altra introduceva un’equiparazione storicamente inaccettabile. L’equiparazione di fascismo e comunismo è un insulto alla memoria della Città medaglia d’oro alla Resistenza. Riconoscimento dovuto anche al sacrificio di tanti comunisti genovesi”.