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E il Pd insiste sulle dimissioni di Toti, Orlando: intervenga Meloni

Ex ministro e attuale deputato spezzino del Pd Andrea Orlando (foto di repertorio fb)

“A oltre due settimane dall’arresto ai domiciliari di Giovanni Toti, dica la destra come rendere compatibile l’amministrazione della Liguria, alle prese con una gigantesca mole di investimenti, con lo stallo che si é venuto a creare.

Poiché Giorgia Meloni ha sempre sventolato la bandiera dello sviluppo e della crescita, dell’attenzione alle imprese, della velocità nell’attuazione del Pnrr, ora tocca a lei a spiegare come tutto questo si possa fare in una regione sostanzialmente paralizzata.

E ciò al netto del giudizio politico sulla vicenda, ovvero che ci troviamo di fronte a un esproprio di democrazia”.

Lo riferito oggi, all’indomani dell’interrogatorio fiume in cui Toti ha risposto alle domande di tre pm e respinto tutte le accuse, l’ex ministro e attuale deputato spezzino del Pd Andrea Orlando al quotidiano La Repubblica.

“In Liguria – ha aggiunto Orlando – per anni una cupola imprenditoriale, politica e burocratica, nata dal’intreccio fra alcuni attori economici e pezzi della pubblica amministrazione ha bypassato ogni luogo e processo istituzionale, spogliando dalle loro funzioni tutti gli organi competenti, dal consiglio regionale all’Autorità portuale, per sostituirli con riunioni sugli yacht o aperitivi in villa.

A inizio legislatura avevo scritto a tutti i parlamentari liguri per segnalare il rischio infiltrazione mafiosa nella politica regionale, evidenziato dal rapporto della Dia.

Da tempo denunciavo un’oligarchia predatoria in Regione Liguria. Pur senza avere gli elementi di oggi, i segnali già c’erano: i protagonisti dei raid economici e urbanistici erano sempre i soliti. I commissariamenti erano finalizzati a saltare i percorsi ordinari. Pezzi di informazione erano condizionati da questo sistema”.

A chi, anche dalla maggioranza, ritiene l’inchiesta genovese “un castello di carte”, Orlando ha replicato dicendo che “se fosse così non si capisce perché Matteo Salvini abbia mandato gli ispettori all’Autorità portuale di Genova.

In ogni caso, io non commento l’inchiesta, lo fa già il ministro della Giustizia Carlo Nordio, secondo me impropriamente, ma mi pare che al momento non ci sia alcun tipo di intervento arbitrario”.

Elezioni anticipate in regione unica opzione possibile? “Qual é l’alternativa? Dica la destra come vuole continuare e se può”.