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Corteo 30 giugno, Landini a braccetto con Salis: no dl Sicurezza

Corteo 30 giugno, sindaca Silvia Salis e segretario Cgil Maurizio Landini

“I giudici della Corte di Cassazione hanno annunciato che il decreto Sicurezza è incostituzionale. Quindi, per noi vale la Costituzione e il diritto di manifestare. Noi lo difendiamo praticandolo”.

Lo ha dichiarato oggi il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, intervenuto a Genova per ricordare lo sciopero generale e i moti popolare del 30 giugno 1960 nel capoluogo ligure contro il congresso del Movimento sociale italiano e l’allora Governo Tambroni.

Landini ha sfilato in Centro città insieme alla sindaca Silvia Salis e agli organizzatori della Cgil e dell’Anpi, con partenza da piazza della Vittoria e arrivo in largo Pertini.

“C’è una deriva autoritaria in atto – ha aggiunto Landini – non è che dobbiamo averne preoccupazioni, lo dimostra l’incostituzionalità dell’autonomia differenziata, lo dimostra il parere della Cassazione sul decreto Sicurezza, lo dimostra l’atteggiamento di chi non vuole riconoscere un ruolo alle organizzazioni sindacali, lo dimostrano la quantità di decreti che vengono fatti che stanno esautorando il Parlamento, lo dimostra il peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro sostanzialmente delle persone e che ci sia oggi il rischio di una svolta autoritaria, non solo in Italia, ma anche in Europa e anche per quello che sta succedendo negli Stati Uniti.

Mi sembra sotto gli occhi di tutti.

Bisogna rimettere al centro in realtà la libertà e la democrazia, quindi il lavoro e i diritti delle persone, credo che oggi sia assolutamente il tema e il problema da porre con molta forza per cambiare queste logiche sbagliate e per riaffermare una cosa che ha sempre un suo valore, quello dell’applicazione piena della nostra Costituzione”.