
Il consiglio regionale ligure ha approvato l’ordine del giorno di Alessio Piana (Lega)
“In arrivo nuove disposizioni regionali contro la PSA, la giunta chiede al commissario straordinario per la PSA e al Governo di rivedere l’ordinanza n.4 di giugno 2022.
E’ la sostanza dell’ordine del giorno presentato da Alessio Piana (Lega) e approvato dal consiglio regionale che prevede l’applicazione di misure più efficaci contro la sovrappopolazione dei cinghiali, grazie a cui semplificare le disposizioni sulle attività dei volontari nella gestione dell’emergenza e garantire il rispetto di eventuali rischi penali”.
Lo ha riferito i responsabili di Coldiretti Liguria.
“All’interno del documento – hanno aggiunto da Coldiretti – viene richiesto di disporre controlli e depopolamento del cinghiale, deroghe al divieto di consumo delle carni per consentire l’autoconsumo e revisioni della zona infetta, oltre al reclutamento di personale per i servizi veterinari e per la vigilanza e fondi per affrontare la situazione”.
“Sulla carta l’impegno c’è – hanno commentato Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, presidente di Coldiretti Liguria e delegato confederale – ma ora più che mai alle parole devono seguire i fatti.
Come Coldiretti non nascondiamo la nostra preoccupazione, su più fronti differenti. Oltre al continuo tentativo di riversare le responsabilità tra Regione Liguria, Commissario straordinario e Ministero, siamo sinceramente allarmati dal fatto che a oltre un anno dall’inizio dell’epidemia la Liguria continui a versare in una situazione di grave ritardo, con misure non congrue e un numero di abbattimenti assolutamente inadeguato.
Un disastro economico, sociale e in termini di sicurezza, sia per l’agricoltura che per il turismo e tutti gli altri settori che si trovano coinvolti. Senza dimenticare che la seria possibilità di allargare la zona rossa a un’ulteriore porzione di territorio della provincia di Savona potrebbe, a nostro avviso, contribuire a incrementare le difficoltà vissute da tutto il nostro mondo imprenditoriale, agricolo e forestale.
Una situazione di fronte a cui non si può più tergiversare: è necessario porre rimedio alla questione quanto prima e mettere in atto una soluzione concreta, senza se e senza ma. Che alle parole seguano finalmente i fatti: le Istituzioni devono agire concretamente, nell’interesse delle aziende e del territorio”.