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Caso Toti, Bucci in Sala rossa: nessuno ci ha detto che abbiamo fatto illeciti

Sindaco di Genova Marco Bucci

“Non è vero che abbiamo usato i soldi del Ponte Morandi per tombamento calata Concenter, è un’accusa offensiva”

“Qui bisogna ripristinare la verità, ci sono documenti e informazioni ufficiali e pubblicate, per adesso non c’è nessuno che ci ha detto che abbiamo fatto qualcosa di illegale, se poi sarà dimostrato sarò il primo a chiedere scusa”.

Lo ha dichiarato oggi il sindaco di Genova Marco Bucci in Sala rossa, durante la seduta del consiglio comunale, replicando a una richiesta di approfondimento del capogruppo comunale del Pd Simone D’Angelo sulla maxi inchiesta della Dda e della Procura di Genova, che martedì scorso ha portato agli arresti domiciliari il governatore ligure Giovanni Toti per corruzione elettorale.

In particolare, il Pd ha puntato sul presunto utilizzo dei fondi del Decreto Genova, legati alla ricostruzione del Ponte Morandi, e sul tombamento di Calata Concenter nel Porto di Genova, opera considerata “gradita” all’imprenditore portuale Aldo Spinelli, anche lui agli arresti domiciliari.

“Esiste – ha spiegato Bucci – una delibera pubblica del 29 luglio 2022 del comitato di gestione dell’Autorità portuale che parla di 30mila euro stanziati per il Concenter nell’aggiornamento al programma straordinario, ma si dice anche che il progetto di tombamento, che prevede la possibilità di realizzare un nuovo accosto di 500 metri compatibile per le grandi navi di ultima generazione, varrà 30 milioni di euro che saranno interamente finanziati con soldi dell’Autorità portuale.

Quindi il fatto che abbiamo usato i soldi del Ponte Morandi è un’accusa offensiva oltre che non vera.

Aggiungo che il progetto di tombamento del Concenter era già previsto dal piano regolatore portuale del 2001, ciò che è stato risolto due anni fa con il progetto del ‘Museo della Lanterna’ è la compatibilità con le indicazioni della Sovrintendenza.

Il nuovo piano regolatore lo farà l’Autorità portuale, ma sentendo anche il Comune, che è il principale utente del sistema. Poi è vero che negli ultimi anni c’è stato allineamento tra Regione e Comune, ma questo è ciò che ha consentito di avere successo”.