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Campo Ligure, disinnesco bomba da 550 libbre

Bomba di aereo ad Arma di Taggia, possibile evacuazione di massa
Una bomba inesplosa con gli artificieri (immagine di repertorio)

Oggi tutto bloccato pure in A26

Campo Ligure – Tutto bloccato e disagi in più per la circolazione in Liguria, martoriata dal caos Mit e autostrade con ispezioni e cantieri infiniti.

Sono cominciate all’alba di oggi le operazioni per disinnescare e rimuovere l’ordigno inesploso da 550 libbre trovato lo scorso 14 giugno nell’alveo del torrente Stura a Campo Ligure.

Si tratta di una bomba d’aereo di fabbricazione americana del peso di 550 libbre, risalente al secondo conflitto mondiale, che ha comportato l’evacuazione di circa 1200 persone.

E’ stato necessario disporre, dalle 6 di oggi fino alle 15 o fino a cessate esigenze (a seconda dei tempi d’intervento, rimozione e trasferimento della bomba inesplosa) l’interruzione della circolazione per tutte le categorie di veicoli, in ogni direzione, lungo i seguenti tratti dell’autostrada indicati da Aspi.

“Tratto Chiuso tra Bivio A26/A10 Genova-Ventimiglia e Ovada fino alle 15.

Tratto Chiuso tra Bivio A26/Diramaz. A7 Milano-Genova e Masone fino alle 15.

Tratto Chiuso tra Genova Sampierdarena e Bivio A7/A12 Genova-Livorno fino alle 15”.

Sospeso, a partire dalle ore 8, anche il transito sulla statale 456 del Turchino e sulla SP 69 Capanne di Marcarolo e la circolazione ferroviaria sulla linea Genova-Acqui Terme.

Gli specialisti del 32° Reggimento Genio Guastatori, una volta reso inerte l’ordigno, hanno in programma di trasferirlo in sicurezza presso la Edilcave di Genova Pegli, dove è prevista la “neutralizzazione” della bomba mediante combustione dell’esplosivo.

Anche l’esecuzione di quest’ultima operazione richiede un’evacuazione precauzionale, disposta con apposita ordinanza del sindaco Marco Bucci, su un’area di 550 metri intorno alla cava genovese.

Stamane a Campo Ligure è stato eseguito lo sgombero di tutti gli edifici insistenti nell’area “rossa” compresa nel raggio di 660 metri dal luogo di ritrovamento dell’ordigno bellico.

Per la prossimità alla zona dell’ordigno è stato necessario anche il trasferimento degli ospiti di una Residenza per anziani e di una Residenza protetta, entrambe ubicate nell’area “rossa”.

Con inizio dal limite della zona rossa, è stata inoltre circoscritta un’area “gialla”, avente un raggio di 1820 metri dal luogo di rinvenimento dell’ordigno, soggetta a interdizione al transito e allo stazionamento all’aperto e in cui sarà obbligatorio permanere, per tutta la durata delle operazioni, all’interno degli edifici.