La protesta degli educatori e dei lavoratori delle cooperative sociali, stamattina davanti alla sede del Consiglio regionale della Liguria in via Fieschi a Genova, provoca indirettamente scintille tra il presidente della giunta, Marco Bucci, e il presidente dell’aula, Stefano Balleari (FdI).
I lavoratori, la cui protesta è guidata dall’Usb, avevano ricevuto una convocazione in conferenza capigruppo per oggi pomeriggio alle 14.30, ma la loro veemente protesta ha comportato la decisione di sospendere i lavori in aula e ricevere una delegazione in anticipo, come richiesto dal capogruppo del M5S Stefano Giordano e dagli altri esponenti della minoranza.
In un primo tempo, Balleari aveva negato l’audizione anticipata. Poi, però, la protesta è salita di tono: i lavoratori hanno cominciato a battere con le mani sulle vetrate della sede dell’Assemblea legislativa e a urlare “fuori, fuori”.
E hanno aggiunto il coro: “Se non ci ascoltate, noi non ce ne andiamo”.
Diversi consiglieri della minoranza hanno lasciato i lavori dell’aula e, così, il presidente Balleari ha disposto la sospensione temporanea della seduta, che poi è ripresa.
La decisione, però, ha provocato la reazione del presidente della giunta Marco Bucci.
“E’ un errore enorme, così si cede alla violenza – ha riferito Bucci – se lo fai una volta, poi lo fai sempre. E’ sbagliato. Non si deve mai cedere. L’istituzione è sacra su queste cose”.
Quanto alla vertenza, ha spiegato Maurizio Rimassa, coordinatore Usb: “Oggi è una giornata di mobilitazione nazionale dei lavoratori delle cooperative sociali, indetta per le condizioni assolutamente insostenibili che ci sono in questo settore.
Molti lavoratori di questi appalti, che sono servizi essenziali, non riescono ad arrivare a fine mese con le retribuzioni che ci sono.
È un settore completamente appaltato a cooperative, società di ogni tipo, con condizioni di lavoro assolutamente inaccettabili.
E’ evidente che le norme che regolano il settore non sono sufficienti, bisogna cambiare rotta, cominciare a parlare di reinternalizzazione dei servizi e dare garanzie e tutele a questi lavoratori che, solo grazie allo spirito di abnegazione, a serietà e professionalità, garantiscono ai nostri anziani, minori e disabili un livello di servizio molto alto”.