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A Camogli venerdi 2 settembre Concerto dell’Accademia del Chiostro

Interessante appuntamento venerdi 2 settembre a Camogli, dove, presso il chiostro del Santuario del Boschetto, i musicisti dell’”Accademia del Chiostro” offriranno un programma di musiche create nel ‘600 e nel ‘700 proprio per accompagnare il lento procedere delle imbarcazioni ornate a festa impegnate nel barcheggio.

Farida Simonetti, ideatrice della ripresa del barcheggio, introdurrà il concerto con brevi cenni sulla sua tradizione storica e Donatella Ferraris, direttore dell’Accademia del Chiostro, illustrerà le caratteristiche dei brani musicali scelti, a partire da quello forse più noto intitolato appunto “Musiche per un barcheggio” scritta da Alessandro Stradella.

Si tratta di una “Serenata a tre voci con strumenti” ed è una delle ultime composizioni di Stradella, destinato di lì a poco ad essere assassinato proprio a Genova, in piazza Banchi. Il Barcheggio fu eseguito a Genova, sul mare antistante il porto, il 19 giugno 1681 per le nozze di Paola, figlia di Ridolfo Brignole marchese di Groppoli, con Carlo figlio del marchese Giorgio Spinola. Il testo, anonimo, è tutto teso a celebrare la grandezza delle famiglie degli sposi: addirittura Anfitrite, moglie di Nettuno dio degli oceani, dapprima gelosa della gloria accordata alla mortale Paola Brignole proprio nel suo regno, si lascia convincere infine dallo splendore delle eroiche gesta degli avi degli sposi e si unisce alle entusiastiche celebrazioni. La storia insegna che dal mare di Genova al Tamigi: il 17 luglio 1717 i reali d’Inghilterra assistettero, comodamente sistemati sulla chiatta reale, a un concerto spettacolare di 50 strumentisti sistemati su un’altra chiatta in prossimità della prima.

La composizione è articolata in tre Suites, composte da danze internazionali dell’epoca (Bourrée, Hornpipe, Rigaudon e Minuetti nella selezione che saranno proposte), generalmente in alternanza lento/veloce. La tradizione vuole che il re Giorgio I apprezzò tanto la musica che ordinò ai musicisti, sebbene esausti, di ripeterne l’esecuzione tre volte.

In conclusione, la sorpresa di una composizione di Arcangelo Corelli (1653-1713), scritta in stile molto rigoroso – quasi ecclesiastico – poco nota in sé, ma che giunse a fama internazionale e imperitura grazie all’utilizzo che ne fece un suo collega straniero quasi contemporaneo (un po’ più giovane, in realtà), che sicuramente
ebbe ad ascoltarla nel corso del suo soggiorno di studio in Italia e che la rende anche oggi riconoscibile fin dalle prime note.

Questo il programma della serata: Stefania Pietropaolo – soprano, Ensemble di archi de l’Accademia del Chiostro, direttore Massimo Vivaldi, dalla Serenata “Il barcheggio” di Alessandro Stradella; – Sinfonia 2 a Aria: A Proserpina e Giunone, Ritornello. Aria: Così amor….  – Sinfonia 3 a. Aria: La bellezza e la virtù; da Water music di G.F. Händel: – dalla Suite n. 1 in FA maggiore: Ouverture/Bourrée/Hornpipe/Air. – Dalla Suite n. 3 in SOL maggiore: Rigaudon/Minuetto 1 e 2/Allegro 1 e 2
3. di A. Corelli, Fuga a 4 voci.

Un appuntamento di assoluto livello.

FRANCO RICCIARDI