Dal palco dell’Assemblea Generale dell’Onu il presidente Usa Donald Trump ieri lo ha detto chiaro e tondo: “L’Europa è invasa dai migranti. Sarà la morte dell’Europa se non li fermate. Le politiche sull’immigrazione della Ue sono suicide”.
Il presidente Trump ha quindi presentato alcuni dati a sostegno della sua tesi: “Il 50% dei detenuti nelle prigioni tedesche sono stranieri, il 53% in Austria, il 54% in Grecia e il 72% nella “bella Svizzera”.
(In Italia gli stranieri regolarmente soggiornanti sono circa il 9% della popolazione. I detenuti stranieri risultano il 32% della popolazione reclusa in carcere).
Poi ha messo in guardia i leader del Vecchio Continente e quelli mondiali: “Senza un’azione decisa sull’immigrazione, simile a quella presa negli States, i vostri Paesi andranno all’inferno” descrivendo “la crisi dell’immigrazione come il risultato del fallito esperimento dei confini aperti” al quale bisogna “mettere fine ora”.
Il presidente Trump ha quindi puntato il dito anche contro l’Onu, responsabile di “creare e finanziare” le invasioni di migranti quando invece “dovrebbe fermarle”.
“So esattamente – ha replicato a Trump la presidente Ue Ursula von der Leyen – cosa sta succedendo in Europa. Abbiamo lavorato duramente per limitare l’immigrazione, tanto che siamo noi a decidere chi arriva in Europa e in quali circostanze, non i contrabbandieri e i trafficanti”.