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Pastorino: Genova non ha piazzole per elisoccorso notturno, grave carenza

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S. Martino di Genova: elisoccorso (foto di repertorio)

“È inaccettabile che una città come Genova, con due ospedali di riferimento nazionale come il Gaslini e il San Martino, non disponga oggi di una piazzola operativa per l’elisoccorso notturno. Siamo di fronte a una carenza strutturale grave, che espone a rischi evitabili i pazienti in emergenza, soprattutto in casi pediatrici. Ho posto questo tema oggi in Consiglio regionale: serve una risposta immediata dalla Giunta”.

Lo ha dichiarato oggi Gianni Pastorino, capogruppo della lista “Andrea Orlando Presidente” in consiglio regionale e rappresentante di Linea Condivisa.

“La situazione è paradossale – ha aggiunto Pastorino – la piazzola del Gaslini è chiusa per lavori fino al 2026. Quella del San Martino, nonostante uno stanziamento da 1,4 milioni di euro, non è ancora abilitata al volo notturno.

Risultato? In piena notte gli elicotteri devono atterrare all’aeroporto Cristoforo Colombo, con inevitabili ritardi nel trasferimento via terra verso le strutture ospedaliere. E non è stato individuato neppure un sito alternativo provvisorio, come accaduto in altri territori, ad esempio alla Spezia.

Durante la discussione in aula, l’assessore Nicolò ha confermato che non esiste al momento una soluzione strutturata.

Una risposta che non ci soddisfa. Si afferma che i pazienti vengono stabilizzati prima del trasporto ma in situazioni gravi ogni minuto può fare la differenza. Non possiamo ignorare questo dato. E non possiamo rassegnarci all’idea che in una città capoluogo di Regione non ci sia alcuna area disponibile per l’elisoccorso notturno”.

Il secondo punto sollevato dal consigliere riguarda la mancata attuazione delle cosiddette “operazioni speciali” previste nel capitolato della gara per il servizio di elisoccorso.

“Il contratto – ha dichiarato Pastorino – prevede la possibilità di atterraggi in siti occasionali, anche in orario notturno, e l’utilizzo del verricello in scenari complessi. Sono pratiche che vengono attuate con regolarità in Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. Anche con lo stesso operatore e lo stesso tipo di elicottero. Ma non in Liguria. Non è un problema di mezzi o personale, che sono altamente qualificati, ma di scelte gestionali che vanno chiarite.

Paghiamo per un servizio che, nei fatti, viene erogato solo in parte. Questo non è tollerabile.

Chiediamo alla Regione Liguria di intervenire con urgenza per garantire l’operatività del volo notturno a Genova e per assicurare che tutte le prestazioni previste dal contratto di elisoccorso vengano applicate in modo sistematico. Ne va dell’equità, dell’efficienza e della sicurezza del nostro sistema sanitario”.