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Morte di Vincenzo Spera: risarcimento da 1,5 milioni di euro alla famiglia

Morte di Vincenzo Spera: risarcimento da 1,5 milioni di euro alla famiglia
Vincenzo Spera

Un accordo da 1,5 milioni di euro è stato raggiunto per il risarcimento ai familiari di Vincenzo Spera, noto impresario musicale genovese travolto e ucciso da uno scooter nel marzo 2023 nel quartiere Castelletto, a Genova. La somma sarà destinata alla moglie, ai due figli minori, ai due fratelli e ai tre nipoti della vittima. L’intesa è stata possibile grazie al via libera definitivo da parte della Consap, la società che gestisce il Fondo per le vittime della strada, che ha autorizzato l’assicurazione al pagamento.

L’incidente in corso Magenta sotto la pioggia

La tragedia era avvenuta in una serata di pioggia battente in corso Magenta. Spera stava attraversando sulle strisce pedonali quando un giovane diciottenne in sella a uno scooter lo ha investito. Il ragazzo, diretto a un allenamento di calcio, ha sempre sostenuto di non aver visto l’uomo a causa della pioggia e della scarsa visibilità, aggravata dal parabrezza bagnato del mezzo. Secondo quanto accertato dalla consulenza tecnica disposta dalla Procura e affidata all’ingegner Marco Sartini, il giovane non procedeva a velocità sostenuta e avrebbe potuto frenare in tempo, ma l’assenza di segni di frenata confermerebbe la sua versione: non si era accorto della presenza di Spera.

Il giovane investitore potrà chiedere il patteggiamento

L’accordo sul risarcimento e la conseguente revoca della costituzione di parte civile da parte della moglie e dei figli di Vincenzo Spera, assistiti dagli avvocati Cesare e Francesca Manzitti, aprono ora la possibilità per il giovane di chiedere il patteggiamento della pena. A difenderlo sono gli avvocati Nicola Scodnik e Carlo Contu. Il ragazzo era stato trasportato in ospedale subito dopo l’impatto ed è venuto a conoscenza della gravità dell’accaduto solo al risveglio nel pronto soccorso. Le analisi avevano escluso l’uso di alcol o droghe.

L’udienza rinviata a settembre per questioni burocratiche

L’udienza preliminare, che avrebbe potuto sancire un primo passo verso la definizione del procedimento giudiziario, è stata rinviata al prossimo 23 settembre. Il rinvio è dovuto a ragioni burocratiche legate alla formalizzazione dell’accordo. La vicenda, che ha scosso profondamente il mondo della cultura e dello spettacolo ligure, sembra ora avviarsi verso una conclusione giudiziaria con il riconoscimento della responsabilità e un risarcimento significativo per i familiari della vittima.

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