Dal Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi al campo della Praese: sport, dialogo e convivenza al centro dell’evento in programma il 28 dicembre
È stata presentata venerdì 12 dicembre, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, la seconda edizione della manifestazione internazionale “Un Calcio alla Guerra – Kick War Away”, promossa dalla European Muslims League (EML) con l’Alto Patrocinio della World Organization of the States – International Parliament for Safety and Peace (WOS-IPSP), organizzazione intergovernativa riconosciuta a livello internazionale. L’iniziativa conferma Genova come città promotrice di dialogo e pace attraverso il linguaggio universale dello sport.
La manifestazione si svolgerà domenica 28 dicembre a partire dalle ore 9.00 al campo sportivo dell’ASD Praese, nel quartiere di Pra’. In campo scenderanno giovani atleti nati nel 2015 e nel 2016 per il Torneo della pace, affiancati da squadre di adulti impegnate per l’intera giornata, con incontri programmati sia al mattino sia nel pomeriggio.

Il torneo della pace tra giovani e squadre multiculturali
L’edizione di quest’anno vedrà una partecipazione ampia e variegata, con la presenza di calciatori interforze, una squadra marocchina, una ecuadoriana e una formazione composta da cittadini immigrati di diverse nazionalità. Un mosaico sportivo che riflette la pluralità culturale della città e il valore inclusivo dell’iniziativa.
Testimonial ufficiali della manifestazione sono due figure storiche del calcio genovese come Claudio Onofri, per il Genoa CFC, e Marco Lanna per l’UC Sampdoria, intervenuti alla presentazione per sostenere il messaggio di pace e condivisione promosso dall’evento.
Il messaggio della sindaca Silvia Salis
Nel corso della presentazione, la sindaca di Genova Silvia Salis ha sottolineato il valore simbolico e sociale dell’iniziativa, definendola profondamente significativa per la città e per l’idea di comunità che Genova intende costruire. In un periodo storico segnato da conflitti e tensioni internazionali, “Un Calcio alla Guerra” propone un’immagine alternativa, fatta di bambini e ragazzi che giocano insieme senza barriere, uniti dal desiderio di futuro e di convivenza pacifica.
Secondo Salis, lo sport rappresenta il linguaggio più universale per parlare di incontro, rispetto e dialogo tra persone provenienti da storie, culture e fedi diverse, valori che coincidono con l’approccio dell’amministrazione cittadina. Genova, ha ricordato la sindaca, è da sempre un crocevia di popoli e lo è ancora oggi nell’intreccio delle vite delle nuove generazioni.
L’impegno della European Muslims League e delle istituzioni
Il presidente della European Muslims League, Alfredo Maiolese, ha espresso l’auspicio che Genova e la Liguria possano diventare nel tempo il centro simbolico di una Giornata Mondiale della Pace. Forte di una rete globale di membri e rappresentanti, la EML intende sostenere questo percorso insieme alle istituzioni che credono nel valore del dialogo, ringraziando il Comune di Genova, la Regione Liguria e tutte le realtà che accompagnano il progetto.
L’assessora al Welfare del Comune di Genova, Cristina Lodi, ha evidenziato la forza evocativa del titolo “Un Calcio alla Guerra”, capace di trasformare un gesto di violenza in una metafora positiva di pace e convivenza. Un messaggio che, ha ricordato, i giovani genovesi praticano quotidianamente nelle scuole, vivendo l’incontro e l’amicizia senza barriere culturali o religiose.
Il dialogo interreligioso e il valore dello sport
All’iniziativa hanno aderito anche rappresentanti delle principali comunità religiose presenti in città. Don Gianfranco Calabrese, Vicario Episcopale per l’Annuncio del Vangelo e la missionarietà della Diocesi di Genova, ha sottolineato come il Torneo per la pace rappresenti un no corale alla guerra e un segno concreto di dialogo tra fedi diverse.
Analogo il messaggio del rabbino capo della Comunità Ebraica di Genova, Giuseppe Momigliano, che ha ricordato l’esperienza positiva della prima edizione, capace di creare occasioni di incontro e amicizia soprattutto tra giovani di diverse identità religiose. Anche il consigliere regionale Matteo Campora ha richiamato il valore simbolico dello sport, ricordando la tregua sacra delle Olimpiadi antiche e il ruolo dello sport come strumento di unione e rispetto reciproco.
Il programma completo della giornata
L’edizione 2025 si caratterizza per una dimensione fortemente internazionale, con oltre 50 patrocini già pervenuti da America Latina, Africa, Europa, Medio Oriente e Asia, ai quali si affiancano numerose adesioni di comunità straniere e associazioni culturali attive in Italia. Genova diventerà così un punto di incontro tra culture, religioni e popoli diversi, riuniti nel segno dello sport e della pace.
Alle 14.30 è in programma la partita simbolica “Kick War Away”, che vedrà in campo rappresentanti delle istituzioni, della società civile e delle diverse comunità cittadine. Alle 17.30, al Teatro del Ponente di Voltri, si terrà la cerimonia istituzionale con la premiazione di persone e realtà distintesi per l’impegno sociale, civile e umanitario, seguita da un ricevimento finale con degustazioni gastronomiche internazionali e specialità tradizionali genovesi.
Il Comune di Genova, che ha patrocinato l’evento, riconosce il valore educativo, sociale e internazionale della manifestazione, confermando il ruolo della città come luogo di dialogo, accoglienza e cooperazione tra popoli. Ulteriori informazioni e il programma dettagliato sono disponibili sul sito ufficiale della European Muslims League.
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