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Sciopero Amiu a Genova, 24 ore di protesta e presidio alla Volpara: Vogliamo più sicurezza e dignità per i lavoratori

Sciopero Amiu a Genova, 24 ore di protesta e presidio alla Volpara: Vogliamo più sicurezza e dignità per i lavoratori
L'ex Volpara di Genova

Domani a Genova si fermeranno per 24 ore i lavoratori di Amiu, l’azienda che gestisce i servizi di igiene urbana in città. È una giornata di protesta che coinvolgerà l’intero comparto nazionale dell’igiene ambientale, con uno sciopero unitarioproclamato da FP Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel dopo mesi di trattative senza risultati per il rinnovo del contratto collettivo. Anche nel capoluogo ligure la mobilitazione avrà un punto di riferimento: dalle otto del mattino i lavoratori si ritroveranno in presidio davanti al cantiere storico della Volpara, in via Lungobisagno Istria, per rendere visibile il proprio disagio.

La vertenza arriva in un momento di forte tensione, con un contratto nazionale scaduto da quasi un anno e un dialogo con le associazioni datoriali – Utilitalia, Cisambiente-Confindustria, Assoambiente e Centrali Cooperative – che sembra essersi arenato. “La questione economica è solo una parte del problema”, spiegano i sindacati, che chiedono non solo un adeguamento salariale capace di recuperare il potere d’acquisto eroso dall’inflazione, ma anche maggiori investimenti sulla salute e sulla sicurezza, un riconoscimento reale delle professionalità e più tutele per chi lavora negli appalti. In molti lamentano la mancanza di attenzione nei confronti di un settore che ogni giorno garantisce un servizio essenziale per la città, spesso in condizioni difficili e rischiose.

A fare da sfondo alla protesta, c’è anche la situazione di disagio che negli ultimi mesi ha coinvolto il sistema di raccolta rifiuti a Genova. Cumuli di materiali riciclabili si sono accumulati in diverse zone, soprattutto in periferia, suscitando il malcontento dei cittadini. Amiu ha precisato che i ritardi non dipendono dall’organizzazione interna, ma da difficoltà esterne, legate alla chiusura temporanea e ai malfunzionamenti degli impianti di smaltimento regionali e nazionali. Un problema che ha aggravato ulteriormente la percezione di crisi, in un momento in cui i lavoratori chiedono di essere ascoltati e valorizzati.

Non è la prima volta che i dipendenti Amiu scendono in piazza nel 2025. Già nei mesi scorsi ci sono state altre giornate di mobilitazione per le stesse ragioni, con scioperi che hanno evidenziato quanto il malessere sia diffuso. Ora, con il presidio alla Volpara, il messaggio è chiaro: il settore dell’igiene ambientale chiede attenzione, risposte e un cambio di passo.

Per i sindacati, lo sciopero di domani è un segnale forte, non solo verso le aziende del comparto ma anche verso le istituzioni: dietro a un servizio che i cittadini danno spesso per scontato, ci sono migliaia di lavoratori che ogni giorno garantiscono la pulizia e la vivibilità delle città. E che oggi, con questa protesta, rivendicano semplicemente il diritto a lavorare in sicurezza, con dignità e con un futuro più stabile.

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