Si è spento a 76 anni uno dei più iconici protagonisti della storia del rock. Il 5 luglio l’ultimo concerto a Birmingham con la formazione originale
L’addio a Ozzy Osbourne, voce leggendaria dell’heavy metal
Il mondo della musica piange Ozzy Osbourne, scomparso oggi all’età di 76 anni. Figura simbolo dell’heavy metal, Osbourne è stato per decenni la voce, il volto e l’anima dei Black Sabbath, la band britannica che ha cambiato la storia del rock. La sua morte è stata annunciata dalla famiglia con una nota ufficiale diffusa nel Regno Unito e rapidamente rimbalzata in tutto il mondo: “Con tristezza, più che con quanto le parole possano dire, rendiamo noto che il nostro amato Ozzy Osbourne è morto questa mattina. Era con la sua famiglia, circondato dall’amore”.
Dagli esordi con i Black Sabbath al mito del “Principe delle Tenebre”
Nato nel 1948 a Birmingham con il nome di John Michael Osbourne, Ozzy cresce ascoltando i Beatles, ma il suo destino musicale prende una strada molto più ruvida. Nel 1970 fonda, insieme a Tony Iommi, Geezer Butler e Bill Ward, i Black Sabbath, band destinata a diventare pietra miliare dell’hard rock e dell’heavy metal. Gli album come Paranoid, Black Sabbath, Master of Reality e Sabbath Bloody Sabbath segnano un’epoca, vendendo decine di milioni di copie.
Osbourne diventa presto un’icona: voce unica, presenza scenica magnetica e trasgressiva, stile di vita sopra le righe. La stampa lo ribattezza “Prince of Darkness”, il Principe delle Tenebre, titolo che abbraccia ironicamente tra eccessi, alcol, droga e provocazioni estetico-religiose.
La caduta e la rinascita: la carriera solista e il ruolo decisivo di Sharon Osbourne
Nel 1978, travolto dalle sue dipendenze, viene allontanato dalla band. Seguono anni difficili, segnati da fragilità psicologiche e disintossicazioni. Ma è proprio in questo periodo che entra in gioco la figura fondamentale di Sharon Osbourne, sua moglie e manager, che lo aiuta a rialzarsi. Negli anni ’80 Ozzy lancia la sua carriera da solista con enorme successo: dischi come Blizzard of Ozz e Diary of a Madman consolidano il suo mito anche fuori dal contesto Sabbath, tra collaborazioni, tour mondiali e hit come Crazy Train.
Reunion, tour e l’ultima fase della carriera tra luci e ombre
Pur continuando il percorso da solista, Ozzy non taglia mai del tutto il cordone con i Black Sabbath. Dalla storica reunion del Live Aid del 1985 ai tour negli anni Duemila, la band torna a esibirsi più volte insieme, fino al definitivo scioglimento nel 2017. Intanto, la salute di Osbourne peggiora: nel 2020 rivela pubblicamente di avere il morbo di Parkinson, diagnosi che negli anni successivi segna il declino fisico dell’artista.
Il concerto d’addio a Birmingham: l’ultimo saluto ai fan
Il 5 luglio 2025, appena due settimane prima della morte, Ozzy Osbourne si esibisce per l’ultima volta sul palco. Lo fa nella sua Birmingham, al Villa Park, stadio dell’Aston Villa, in un evento celebrativo fortemente voluto da Sharon e dall’amico e collega Tony Iommi. La serata diventa una vera e propria celebrazione della sua carriera, con la formazione originale dei Black Sabbath riunita un’ultima volta davanti a migliaia di fan. Sul palco si alternano leggende come Metallica, Guns N’ Roses, Slayer e Pantera, tutti figli spirituali di quel sound duro e visionario che Ozzy contribuì a forgiare.
Ozzy Osbourne: l’eredità immortale del “Prince of Darkness”
Con la scomparsa di Ozzy Osbourne, il mondo della musica perde una delle sue voci più potenti e riconoscibili. Ma il suo mito non si spegne. La sua carriera, fatta di alti vertiginosi e cadute rovinose, ha lasciato un’impronta indelebile sulla cultura musicale e sull’immaginario collettivo. Osbourne ha saputo attraversare mezzo secolo di cambiamenti rimanendo sempre fedele a se stesso, autentico, irriverente, iconico.
Oggi il “Prince of Darkness” ci lascia, ma la sua leggenda continua a vivere in ogni riff metal, in ogni palco calcato da chi lo ha seguito, in ogni fan che ne ha urlato le canzoni. Un addio definitivo, ma non un oblio. Perché certi fuochi, anche quando si spengono, continuano a bruciare.
Non perdere gli ultimi aggiornamenti su cronaca, eventi e politica in Liguria! Iscriviti sui canali di Liguria Notizie di Telegram, Facebook, Twitter e YouTube