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Giordano: Galliera sì, Evangelico no? Giunta Bucci non fa la cosa giusta

8 Marzo: visite ginecologiche gratuite all’Ospedale Galliera di Genova
Ospedale Galliera di Genova (foto di repertorio)

“Galliera sì, Evangelico no? La destra ha perso l’ennesima occasione per fare la cosa giusta. Come M5S, responsabilmente abbiamo votato a favore del Ddl 73. E lo abbiamo fatto nell’interesse di un ospedale storico qual è il Galliera, al quale abbiamo restituito piena operatività, riconoscendone la natura pubblica e garantendo il suo inserimento nel sistema sanitario regionale”.

Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale Stefano Giordano (M5S).

“Una misura necessaria, attesa e, sì, doverosa – ha aggiunto Giordano – crediamo però che questa norma dovesse includere un’altra struttura storica, cioè l’Ospedale Evangelico Internazionale di Genova.

Un suggerimento che difendo convintamente checché ne dica la collega consigliera Lilli Lauro, la quale ancora una volta dimostra di non avere argomenti credibili. Anzi, voglio rassicurarla: tristi noi non lo siamo mai stati, men che meno quando possiamo sorridere per certe uscite scomposte.

L’Evangelico al pari del Galliera è una struttura che da anni contribuisce in maniera continuativa e qualificata all’offerta sanitaria della città. Un presidio che ha dimostrato il proprio valore nei momenti più critici come la fase pandemica, e che oggi si trova escluso dalla ripartizione dei fondi farmaceutici regionali, come se il suo lavoro non avesse lo stesso peso, la stessa utilità, la stessa dignità.

Eppure, il personale è pubblico, l’attività è pienamente integrata nella rete ospedaliera, il servizio offerto è rivolto alla collettività, proprio come nelle strutture esplicitamente riconosciute.

Qual è il criterio che ha permesso una correzione per un ospedale e un incomprensibile silenzio per l’altro? Non c’è nulla di ideologico o ‘triste’ nella nostra domanda. C’è solo la volontà di capire e di chiedere che la Regione garantisca equità, coerenza e rispetto verso una struttura che merita la stessa considerazione e protezione.

Segnalo peraltro che senza un intervento normativo o amministrativo correttivo, l’Evangelico rischia di trovarsi in difficoltà economiche, operative e occupazionali, con ricadute dirette sull’assistenza ai cittadini e sulla serenità di chi ci lavora.

Eppure, benché abbia contezza delle criticità, la maggioranza ha scelto di non firmare l’ordine del giorno proposto dal collega Sanna e condiviso da tutta la minoranza consiliare. Un documento che semplicemente proponeva di cercare una soluzione per il riconoscimento della natura giuridica di erogatore pubblico anche all’Evangelico.

Oggi, abbiamo risolto un nodo. Ma la destra ha incomprensibilmente scelto di lasciarne aperto un altro. La sanità non si merita distinzioni arbitrarie. Si merita scelte coraggiose, trasparenti e inclusive.

Fa sorridere che il ‘no’ all’Evangelico sia arrivato proprio da chi passa le giornate ad accusare noi di essere i signori del no. Il consiglio regionale odierno dimostra l’esatto contrario”.