“Regolamentare la legge sugli affitti brevi nel Centro storico. Nella nostra città è emergenza casa. In tal senso, ‘Una Genova dell’Abitare sostenibile’ è uno dei punti presenti nel programma elettorale di Silvia Salis ed è ciò che si è discusso ieri nel point di via Carducci nel confronto ‘Politiche Abitative e Disuguaglianze Sociali’, organizzato dai candidati consiglieri Vittoria Canessa e Francesco Tognoni, insieme all’europarlamentare Irene Tinagli, al segretario metropolitano PD e consigliere regionale Simone D’Angelo e di Domenico Chionetti, di SPI-CGIL e Social Forum dell’abitare”.
Lo hanno dichiarato oggi i responsabili del Pd genovese.
“A Genova – ha aggiunto Canessa – sono stimati circa 20mila gli abitanti del centro storico di Genova, al fronte di una popolazione turistica che si approssima intorno ai 2 milioni. Abbiamo dunque un centro storico molto turistificato dove i residenti sono sempre meno, e dove c’è un impatto turistico notevole rispetto alla popolazione. Questo genera dei vuoti urbani e crea dei coni d’ombra di difficoltà, di vivibilità e di disagio. Va velocemente regolamentata la legge sugli affitti brevi nel centro storico tutelando comunque i piccoli proprietari immobiliari”.
“Nella nostra città – ha sottolineato D’Angelo – c’è una forte emergenza abitativa che in questi anni ha trovato una totale indifferenza da parte della destra. Sembra surreale in una città con un elevatissimo numero di appartamenti sfitti. Eppure da una parte le logiche di mercato, dall’altro, condizioni di lavoro sempre più precarie tengono lontani sempre più i cittadini e le cittadine da un diritto costituzionale. Ma tengono lontane anche le nuove generazioni dalla possibilità di garantire loro la permeanza nella propria città”.
“L’edilizia residenziale pubblica – ha rilevato Chionetti – vede ogni anno, su Genova, 4000 persone in lista di cui solo 200 riescono ad arrivare all’assegnazione. Di fronte a questi 300 appartamenti che si liberano, 100 vengono assegnati mentre 200 rimangono sfitti. Questo aumenta la dimensione nel vuoto urbano”.
“Il tema dell’accesso alla casa – ha ricordato Tinagli – è un tema europeo su cui stiamo lavorando ma se non esiste un coordinamento forte di tutti i livelli amministrativi, incluso quello Nazionale, Regionale e Comunale non si riuscirà a dare risposte ai cittadini. C’è bisogno di un impegno forte, proprio a partire dai territori. In che modo Genova sta mettendo in campo dei piani strategici? Nessuno. Bisogna invertire la rotta, anche perché il prossimo anno avremo il “Piano Europeo per la casa Abbordabile” e serve un’amministrazione in grado di cogliere questa opportunità e metterla al servizio dei cittadini”.
“Per gli studenti universitari – ha spiegato Tognon – la situazione abitativa è critica. Gli affitti medi sono troppo elevati, mentre le residenze universitarie offrono una quantità di posti letto insufficienti rispetto alla domanda”.