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Stato di agitazione per il personale del Carlo Felice

Carlo Felice, spostamento Anna Bolena al 26 febbraio
Il Teatro Carlo Felice di Genova

E’ stato aperto lo stato di agitazione per tutto il personale dipendente della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova.

Lo comunica la Segreteria Regionale e le RSA FISTel Liguria che precisa: “Nonostante le nostre richieste di chiarimenti urgenti nulla è dato sapere dalla Sovrintendenza in merito alla reale situazione economica della Fondazione. Se è tutto a posto, come ha sempre dichiarato il sovrintendente, dott. Claudio Orazi, ne saremo lieti, ma come mai non è ancora stata approvata nessuna revisione al bilancio previsionale da parte del Consiglio di Indirizzo? È veramente il Ministero, da cui il Sovrintendente si è apertamente dissociato sull’effettiva utilità, che fa pressione per applicare il Fondo di integrazione salariale, o ci sono problemi di cassa?

La replica del Sovrintendente dei giorni scorsi non risponde neanche in parte ai nostri quesiti e dimostra ancora una volta solo un tentativo di distogliere l’attenzione dai problemi reali con un abile autoincensamento fine a se stesso. Si dimostri coi fatti che la Fondazione non versa più in gravi difficoltà e che potrà sviluppare tutte le sue potenzialità con una più forte programmazione artistica. Come si può guardare con fiducia al futuro se non c’è neppure la minima trasparenza nel presente? Alla faccia delle corrette relazioni industriali e dei buoni rapporti con le parti sociali, a oggi il dott. Orazi non si è degnato neanche di calendarizzare un incontro, come da noi richiesto il già da 2 settimane, sebbene la Fistel Cisl rappresenti circa un terzo dei lavoratori del teatro.

Attendiamo una risposta e un segnale di solidarietà anche rispetto all’ennesima penalizzazione economica a danno dei lavoratori, ai quali viene applicato un fondo di integrazione salariale tardivo e dannoso, e un segnale che dimostri spirito di appartenenza con la rinuncia spontanea del sovrintendente alla cospicua quota premiale dei suoi compensi. Occorre fare chiarezza urgentemente, perciò abbiamo aperto lo stato di agitazione per tutto il personale dipendente della Fondazione Teatro Carlo Felice.”