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Giovedì 23 l’ultima giornata Genova Hip Hop Festival

Giovedì 23 l'ultima giornata Genova Hip Hop Festival

L’evento, in collaborazione con Helpcode Italia Onlus, avrà come ospiti d’onore il rapper e autore Amir Issaa e il regista Enrico Bisi

Genova Hip Hop Festival, manifestazione dedicata alla cultura hip hop organizzata dall’ associazione culturale Blazup Studio con il patrocinio del Comune di Genova e Regione Liguria.

Dopo il successo delle prime tre giornate, che hanno avuto come temi la musica rap tra tradizione e nuova scuola, con il concerto di Jamil e Nader, la street art e la breakdance, il Genova Hip Hop Festival torna con una giornata di incontri a ingresso gratuito sul valore sociale della cultura hip hop, in collaborazione con  Helpcode Italia Onlus.

«L’hip hop è la cultura più influente dell’ultimo ventennio e soprattutto il linguaggio perfetto per rivolgersi ai più giovani – spiega  Anis Hafaiedh, direttore artistico dell’evento – Con questo ultimo appuntamento, vogliamo riflettere sull’importanza sociale di questo fenomeno. L’hip hop è sì passione e intrattenimento, ma anche  rivalsa e aggregazione sociale, un movimento in cui milioni di persone si riconoscono e credono. La giornata affronterà anche il tema di questa edizione del Genova Hip Hop Festival, ovvero il rapporto fra tradizione e innovazione e l’importanza di creare qualcosa di nuovo senza dimenticare le radici. Anche Genova unisce una forte tradizione a una potente spinta di innovazione, rappresentata da  giovani imprenditori e realtà locali che lottano per mantenere la nostra città viva. Noi stessi siamo un team di ragazzi under 30 con l’obiettivo di organizzare manifestazioni culturali di qualità e creare rete con le altre associazioni presenti sul territorio».

Gli ospiti della giornata saranno il rapper e autore  Amir Issaa, impegnato con la sua musica nella diffusione di tematiche sociali, Alessandro Grassini, segretario generale di Helpcode Italia Onlus, ed  Enrico Bisi, regista del film sulla nascita dell’hip hop in Italia “Numero Zero – Alle origini del rap italiano”. Gli interventi saranno moderati da Claudio Cabona, giornalista del Secolo XIX e di Rockol.

Partendo dalle  origini della diffusione della cultura hip hop in Italia, di cui parlerà il regista torinese Enrico Bisi con proiezioni del suo film del 2015 “Numero Zero – Alle origini del rap italiano”, l’incontro approfondirà poi il  tema dell’ hip hop come strumento di inclusione sociale e di lotta alla marginalizzazione e agli estremismi. Su questo interverrà  Amir Issaa, rapper e autore romano di origini egiziane, da sempre impegnato con la sua musica a diffondere valori quali l’aggregazione e la socializzazione.

Tra i fondatori del leggendario collettivo  Rome Zoo, di cui hanno fatto parte nomi storici della scena rap romana come Colle Der Fomento, Cor Veleno, Flaminio Maphia, Piotta, e altri, Amir Issaa ha trasformato la sua  passione per la musica in uno  strumento di rivalsa per cercare di rimarginare le ferite di un’infanzia difficile. Questo, lo ha portato a dedicarsi attivamente a  progetti che aiutano i ragazzi a “uscire dalla strada” attraverso laboratori di musica e scrittura, collaborando con diverse associazioni attive nel sociale tra cui Centro Astalli e Comunità S.Egidio. Da anni, inoltre, porta avanti la battaglia per il riconoscimento della cittadinanza ai figli degli immigrati, come dimostrano le sue canzoni “Caro Presidente”, “Straniero nella mia nazione”, “Non sono un immigrato” o “Ius Music”. L’utilizzo del  rap come forma didattica lo ha portato a tenere lezioni anche in diverse università degli  Stati Uniti, del Belgio e del Giappone.

Proprio per la funzione sociale della sua musica, Amir Issaa dialogherà con  Alessandro Grassini, segretario generale di  Helpcode Italia  Onlus. Helpcode è un’organizzazione che lavora, in Italia e nel mondo, per garantire il diritto di essere bambini. La missione di Helpcode è quella di migliorare le condizioni di vita dei bambini all’interno della comunità in cui vivono, attraverso iniziative concrete di sostegno alla loro educazione, al loro benessere, al loro sviluppo. In questa direzione si muovono le attività di contrasto alla radicalizzazione e per la risoluzione pacifica dei conflitti che Helpcode rivolge ai giovani di due dei Paesi in cui opera, Tunisia e Mozambico.

« L’educazione è fondamentale per allontanare i giovani a rischio dalla marginalizzazione e favorire l’inclusione sociale attraverso una cultura di pace  – afferma Alessandro Grassini  – Siamo felici di conoscere esperienze diverse dalla nostra come il lodevole lavoro che porta avanti Amir Issaa. Fare rete è importante, per questo siamo charity partner del Genova Hip Hop Festival».