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Toti vuole parlare, ma ai domiciliari altre due settimane: interrogatorio da 27 maggio

Caso Toti, Magistratura Democratica attacca l'Antimafia che ha audito Piacente
Giovanni Toti e il procuratore della Repubblica di Genova Nicola Piacente (foto di repertorio)

“Non ho commesso alcun reato” le parole consegnate al legale difensore Stefano Savi

L’interrogatorio del governatore della Liguria Giovanni Toti, da martedì 7 maggio agli arresti domiciliari per corruzione elettorale nell’ambito della maxi inchiesta della Dda e della di Genova si terrà fra due settimane.

Lo ha spiegato oggi all’agenzia Ansa il legale difensore Stefano Savi a seguito di un colloquio con gli inquirenti.

Il “faccia a faccia” con i pubblici ministeri e con la gip Paola Faggioni dovrebbe essere fissato per la settimana che parte dal prossimo 27 maggio.

“Toti aspetta l’interrogatorio – ha aggiunto – Certo, lui l’avrebbe fatto prima, ma aspettiamo”.

Giovanni Toti nel primo interrogatorio di garanzia della scorsa settimana si è avvalso della facoltà di non rispondere per potere studiare meglio le migliaia di pagine agli atti. Da lunedì, però, il suo legale difensore ha chiesto l’interrogatorio spiegando che il governatore ligure è pronto a parlare e a chiarire tutto.

Al momento, si trova ai domiciliari presso la sua abitazione di Ameglia, in provincia della Spezia.

L’avvocato Stefano Savi punta alla richiesta di revoca degli arresti domiciliari, che se non sarà accolta dalla gip probabilmente presenterà ricorso al Tribunale del Riesame.