“L’esposto è improcedibile perché il fatto non sussiste. Una risposta chiara e netta da parte del Corecom al goffo e maldestro tentativo del consigliere e segretario regionale del Partito Democratico Davide Natale di gettare discredito sull’attività amministrativa della Regione Liguria.
Una missiva che ci accusava di violare le norme sulla par condicio, annunciata ampiamente in anticipo a mezzo stampa con toni diffamanti, rivelatasi totalmente inopportuna”.
Lo ha dichiarato ieri il presidente della Regione Liguria Marco Bucci e l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola (FI) in merito a quanto sollevato e già archiviato, perché infondato, dall’esponente del Pd.
“Quest’ultimo, in data 23 aprile – hanno spiegato da Regione Liguria – aveva infatti presentato un esposto per una presunta violazione delle norme sulla par condicio durante la serie di convegni dedicati al Decreto Salva Casa organizzati dalla Regione Liguria, concentrandosi in particolare sulla tappa di Savona.
In data 30 aprile il Corecom ha disposto l’archiviazione spiegando, in sostanza, che l’attività svolta da Regione Liguria non viola i divieti imposti dalla Legge e regolamentati dalle citate delibere dell’Autorità, in quanto non trattano argomenti attinenti alle materie afferenti i cinque referendum abrogativi né è stato svolto in un Comune interessato dal rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali”.
“Registriamo – hanno aggiunto Bucci e Scajola – con il sorriso, ma anche con un po’ di amarezza questa ennesima bugia e quantomeno brutta figura del principale rappresentante del Pd in Liguria.
Ha parlato a sproposito di violazione delle norme, mancato rispetto delle regole, utilizzo improprio delle amministrazioni e campagna elettorale in merito a un apprezzato tour di convegni sul Decreto Salva Casa che ha coinvolto oltre mille partecipanti, tra professionisti e amministratori, in tutta la Liguria.
L’unico a fare campagna elettorale provando ad abusare del proprio ruolo è proprio il consigliere del Pd, più propenso ad accusare piuttosto che a lavorare. Ci auguriamo, forse in maniera illusoria, che questo scivolone possa servire da lezione e sia foriero, almeno per una volta, di buon senso”.