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Primo Maggio, Vaccarezza ricorda il missino Ugo Venturini: ucciso dai comunisti

L'operaio genovese Ugo Venturini (Msi)
L’operaio 32enne missino, volontario genovese della Croce Rossa e padre di famiglia, il 18 aprile 1970 fu colpito a morte da una bottiglia piena di sabbia e terriccio lanciata dalla folla di estremisti comunisti, pieni di odio, durante il comizio di Giorgio Almirante a Brignole. Morì, fra atroci sofferenze, pochi giorni dopo, esattamente il 1° maggio. Il suo gesto altruista ed eroico, in sostanza, salvò la vita al segretario del Msi. Un fatto mai dimenticato da Donna Assunta. Un episodio degli anni bui della storia italiana, sul quale la Procura di Genova non ha mai fatto luce perché le indagini sull’assassino di sinistra si arenarono in un nulla di fatto.

“Genova. Primo Maggio 1970. Questo giorno per chi ha nel cuore la storia politica del nostro Paese, porta il nome di Ugo Venturini (1937-1970).

Ugo muore proprio in questo giorno, dopo essere stato ferito una manciata di giorni prima, il 18 di aprile, da una bottiglietta piena di sabbia e pietre lanciata verso il palco durante un un comizio di Giorgio Almirante a Brignole.

Una vita. Sembra trascorsa una vita. Eppure Lui una vita non l’ha più. Gli è stata tolta, senza motivo”.

Lo ha ricordato oggi il consigliere regionale di Forza Italia e Segretario dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa della Liguria Angelo Vaccarezza.

“La sua morte – ha aggiunto Vaccarezza – ha distrutto, anni dopo, anche il figlio: un ragazzo, fragile, forse troppo per riuscire ad affrontare la morte del padre senza inciampare e ahimè, cadere.

Ciao Ugo, il tempo non ha scalfito il tuo ricordo, non ha cancellato il tuo nome.

Ricordarti, per me, durante il consiglio regionale di pochi giorni fa, è stato un privilegio”.

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