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Porto di Genova-Prà, sequestrate oltre 85mila confezioni di noodles irregolari: contenevano proteine animali vietate

Operazione congiunta di Agenzia delle Dogane e Guardia di Finanza: bloccata l’importazione di prodotti alimentari non conformi alla normativa europea

Maxi sequestro di prodotti alimentari non conformi nel porto di Genova-Prà, dove l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in collaborazione con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza, ha intercettato oltre 85.000 confezioni di noodles istantanei irregolari destinate alla commercializzazione sul territorio nazionale. L’operazione rientra nell’attività di controllo a tutela della salute dei consumatori e del corretto funzionamento del mercato, svolta quotidianamente nello scalo portuale genovese.

I prodotti sono stati individuati nel corso delle attività di verifica condotte dalle unità operative specializzate del II Gruppo della Guardia di Finanza di Genova e dai funzionari doganali, che hanno riscontrato anomalie significative nella documentazione e nelle etichette apposte sulle confezioni.

Le anomalie riscontrate sulle etichette

L’attenzione degli operatori si è concentrata sulle incongruenze tra le informazioni riportate sul packaging originale in lingua cinese e quelle presenti sull’etichetta tradotta in lingua italiana dall’importatore. In particolare, sono emerse incompletezze rilevanti relative alle indicazioni nutrizionali e all’elenco degli ingredienti, con l’omessa indicazione, in italiano, della presenza di proteine di origine animale.

Si tratta di una violazione sostanziale della normativa europea in materia di sicurezza alimentare, che vieta l’impiego di determinate proteine animali non certificate in prodotti destinati al consumo umano, imponendo al contempo obblighi stringenti di trasparenza e tracciabilità per l’immissione in commercio.

Le analisi del laboratorio chimico delle Dogane

I sospetti degli operatori sono stati confermati dagli accertamenti effettuati dal laboratorio chimico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Le analisi hanno evidenziato la presenza illegittima di proteine animali non certificate all’interno dei noodles istantanei, attestando la non conformità dei prodotti ai requisiti previsti dalla normativa comunitaria per la commercializzazione.

Le carenze informative e le difformità riscontrate avevano l’obiettivo di eludere i controlli sanitari e ottenere indebitamente il rilascio del documento sanitario comune di entrata, necessario per l’introduzione dei prodotti alimentari nel territorio dell’Unione Europea.

La tutela della salute pubblica e il procedimento giudiziario

Grazie all’intervento tempestivo delle Dogane e della Guardia di Finanza è stato impedito l’ingresso sul mercato nazionale di prodotti alimentari potenzialmente dannosi per la salute dei consumatori. L’operazione si è conclusa con la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova del legale rappresentante della società importatrice, per le ipotesi di reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci e di frode nell’esercizio del commercio.

Per quest’ultima contestazione resta ferma la presunzione di innocenza, con l’eventuale responsabilità penale che potrà essere accertata solo in caso di sentenza definitiva di condanna. L’attività congiunta di Dogane e Fiamme Gialle prosegue nel contrasto all’ingresso di merci non conformi attraverso le frontiere nazionali e comunitarie, con l’obiettivo di garantire un mercato sicuro, trasparente e rispettoso delle regole, a tutela dei consumatori e delle imprese che operano correttamente.