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Il Secolo XIX pensa di affidare a Toti l’archivio digitale. Ricco compenso

Giovanni Toti e Jessica Nicolini (foto di repertorio)

Alcuni giorni fa il quotidiano genovese Il Secolo XIX ha creato una fondazione per realizzare un archivio digitale. Un lavoro non da poco, visto e considerato che il progetto prevede di digitalizzare oltre 100 anni di ritagli di articoli e foto pubblicati su carta.

Secondo quanto riferito ieri da “Il Fatto Quotidiano” la notizia è che questo compito starebbe per essere affidato dalla neonata Fondazione Secolo XIX all’ex governatore Giovanni Toti. O meglio, alla società di comunicazione e lobbying Philia Associates, fondata da Toti e dalla sua ex portavoce in Regione Liguria Jessica Nicolini (che risulta esserne l’intestataria).

Al Fatto Quotidiano risulta un preventivo “già visionato” con un investimento, da parte del Secolo XIX, di “diverse decine di migliaia di euro l’anno”.

Toti “fresco di patteggiamento per corruzione e finanziamento illecito, per cui sta ancora scontando la pena di 2 anni e 3 mesi di reclusione convertita in lavori socialmente utili” riporta il Fatto Quotidiano, sarebbe “a un passo dal firmare un contratto per la gestione” dell’archivio digitale del Secolo XIX.

Ai rumours indicati dal Fatto Quotidiano, la stessa socia di Philia Associates Jessica Nicolini al momento ha replicato: “Per quanto mi risulta non è stato confermato nulla, ma sia la nostra società che io personalmente siamo a disposizione di chi ritiene che facciamo un buon lavoro”.