(Spogliatoi Marassi) – Genoa peccato. Una prestazione ed una squadra superba, in 10 uomini per ben 88’,
con il terzo portiere in campo, tiene testa e “rischia” il vantaggio per due volte contro l’Atalanta di Palladino.
Ma Sommariva, ragazzo genoano di Sestri Ponente, catapultato in campo dopo appena due minuti per l’espulsione di Leali (fallo da ultimo uomo su Maldini, la “colpa” è di Norton Cuffy che ha perso una banalissima palla a centrocampo), che con l’infortunio del secondo portiere Siegrist è stato promosso “dodicesimo”, dopo una
gara perfetta ed un paio di ottimi interventi su tiri da lontano, ha commesso un grave errore, uscendo – per dirla alla genovese – “a bagasce” – favorendo, al 93′ in pieno recupero, il gol della vittoria atalantina.
Peccato per questo suo errore nel finale; ma nessuno da criminalizzare. Le due grandi occasioni per segnare le aveva avute il Genoa con Vitinha e Colombo.
Un Grifone gagliardo, mai domo, con Vitinha autentico trascinatore della squadra.
E Palladino alla fine ha dovuto mandare in campo tutti gli attaccanti a sua disposizione per trovare il gol della vittoria, per altro segnato di testa da un difensore.
Certo questa Atalanta è destinata, dopo una decina di anni ad alto livello, a tornare tra i ranghi delle squadre di media-bassa classifica; lenta compassata, non ha mai dato l’impressione di essere in superiorità numerica.
E così dopo una partita giocata alla garibaldina ma con tanta testa, la squadra di Daniele De Rossi festeggia il Natale con le pive nel sacco.
Ma questa volta la sconfitta è stata veramente immeritata. Certo partire sin da inizio gara in 10 contro 11 e con il campo il terzo portiere – con appena due presenze in A, entrambe a fine campionato, giocate come “passerella” – ha condizionato pesantemente il Grifone.
Inoltre, il Genoa ha giocato gli ultimi 10 minuti in 9 uomini, perche Thorsby era fermo in mezzo al campo – e non c erano piu sostituzioni – per una spalla fuori posto.
Nessuno si è estraniato dalla lotta, tutti hanno risposto alla grande alle sollecitazioni di De Rossi, che chiedeva grinta ed applicazione.
Il Grifone chiude l’anno a 14 punti, due sopra la zona retrocessione. Certamente una buona posizione se raffronatata all’inizio disastroso della gestione Vieira.
Una preoccupazione in più arriva dal fondo classifica: la Fiorentina si è improvvisamente svegliata, battendo per 5-1 l’Udinese, ed anche il Verona è in forte crescita.
Ma il Genoa targato De Rossi, visto nelle ultime partite ha tutte le qualità per restare a galla e migliorare la classifica. Adesso testa a Roma, dove Vasquez e compagni sono attesi dai giallorossi di Gasperini.
IL TABELLINO
GENOA-ATALANTA 0-1
RETE: 93′ Hien.
GENOA (3-5-2): Leali 5; Marcandalli 6,5, Otoa 6,5, Vasquez 7; Norton-Cuffy 5, Frendrup 6.5, Malinovskyi 6,5 (dal 67′ Thorsby 6), Ellertsson 6,5, Martin s.v (dal 5′ Sommariva 5.5); Vitinha 7 (dall’83’ Masini s.v), Ekuban 6 (dal 67′ Colombo 6,5). All. De Rossi.
ATALANTA (3-4-3): Carnesecchi 6,5; De Roon 5,5, Hien 6.5, Kolasinac 6,5 (dall’82’ Krstovic s.v); Zappacosta 6 (dal 69′ Sulemana 6), Musah 5,5, Ederson 5 (dall’82’ Brescianini s.v), Bernasconi 5,5 (dal 69′ Zalewski 6,5); De Ketelaere 5,5, Scamacca 5, Maldini 5 (dal 57′ Samardzic 5,5). All. Palladino.
ARBITRO: Abisso di Palermo 5.5
FRANCO RICCIARDI


















































