Ordigno risalente alla Seconda guerra mondiale rinvenuto durante lavori di manutenzione, evacuato in via precauzionale l’ultimo piano dello stabile
Poco dopo le 16 di ieri la Croce Bianca Genovese è intervenuta in via Albaro, a Genova, a seguito della segnalazione del ritrovamento di un ordigno bellico all’interno del sottotetto di un condominio. L’allarme è scattato durante alcuni lavori di manutenzione alle tubature, quando un tecnico ha notato un oggetto sospetto nascosto tra le strutture dell’ultimo piano e ha immediatamente avvisato le autorità competenti.
Sul posto è stata inviata l’ambulanza 3-274 della Croce Bianca Genovese, con funzione di assistenza sanitaria e supporto alle operazioni di sicurezza. In considerazione della natura del ritrovamento, è stato attivato il protocollo previsto in questi casi, con l’intervento congiunto delle forze specializzate.

Evacuazione precauzionale e messa in sicurezza dell’area
Per consentire l’intervento in condizioni di massima sicurezza, il quarto e ultimo piano dello stabile è stato evacuato in via precauzionale. L’operazione si è svolta in modo ordinato e senza criticità, permettendo al Nucleo Artificieri della Polizia di Stato di operare insieme ai Vigili del Fuoco, giunti rapidamente sul posto per la gestione tecnica dell’emergenza.
Le operazioni si sono concentrate sul sottotetto, dove l’ordigno era stato rinvenuto, con la delimitazione dell’area e il controllo delle condizioni strutturali dell’edificio, al fine di escludere ulteriori rischi per residenti e operatori.
Le caratteristiche dell’ordigno ritrovato
Secondo le prime valutazioni degli specialisti, si trattava di una granata di circa venti centimetri di lunghezza, di probabile fabbricazione russa e risalente verosimilmente al periodo della Seconda guerra mondiale. L’ordigno è stato messo in sicurezza dagli artificieri e successivamente preso in consegna per le procedure previste, che comprendono il trasporto e lo smaltimento in siti autorizzati.
Il ritrovamento rientra nella casistica degli ordigni bellici inesplosi che, a distanza di decenni dal conflitto, continuano occasionalmente a emergere durante lavori edili o di manutenzione, soprattutto in contesti urbani con edifici storici o ristrutturazioni in corso.
Operazioni concluse senza conseguenze
Dopo circa un’ora dall’avvio delle operazioni, l’intervento si è concluso senza alcuna conseguenza per le persone né per le strutture del condominio. Gli occupanti evacuati hanno potuto fare rientro nelle proprie abitazioni una volta ripristinate le condizioni di sicurezza, mentre la viabilità e la vita del quartiere non hanno subito ripercussioni significative.


















































