Nella serata di ieri i carabinieri di Ge-San Teodoro e Scali hanno arrestato un 37enne tunisino, con vari precedenti, irregolare sul territorio nazionale e mai rimpatriato, per estorsione continuata e furto aggravato, mettendo in atto la criminosa tecnica del cosiddetto “cavallo di ritorno”.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, approfittando di un momento di distrazione, il nordafricano ha rubato il telefono cellulare a un 44enne romeno mentre si trovava all’interno di un bar nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Genova-Principe.
A partire dal giorno dopo, l’arrestato ha contattato la vittima chiedendo la somma di 180 euro in cambio della restituzione dello smartphone.
Durante un primo incontro il romeno ha consegnato 100 euro al tunisino, senza però ricevere in cambio la refurtiva.
Nel secondo incontro, tenutosi nello stesso bar teatro del furto, la vittima ha consegnato un’altra banconota da 20 euro, ma questa volta erano presenti i carabinieri che hanno il tunisino, recuperando immediatamente il denaro ma non lo smartphone, che probabilmente era già stato consegnato a un ricettatore.
Un altro tunisino, in compagnia dell’arrestato, ma che sembrerebbe estraneo ai fatti, è stato fermato e trovato in possesso di un coltellino multiuso per cui è stato denunciato per possesso ingiustificato di strumenti atti ad offendere.