“Rifiutare il Presepe e il Bambin Gesù, o peggio, eliminarli dalla sede di un Comune come ha fatto la sindaca di Genova Silvia Salis a Palazzo Tursi, o cancellarli dai luoghi pubblici, è una ‘negazione delle radici e delle identità della nostra civiltà’, ma anche una ‘negazione della vera libertà’.
Infatti, allestire il Presepe nelle nostre scuole o negli spazi pubblici ‘non è nulla di invasivo od offensivo’.
Togliere, poi, il nome di Gesù dai canti natalizi, come avvenuto in alcune scuole di Comuni italiani amministrati dalla sinistra, è a dir poco ‘assurdo’. Perché ‘festeggiare il S. Natale con la pretesa di togliere il riferimento al festeggiato’ è illogico, incoerente e bizzarro.
Ha perfettamente ragione il Vescovo di Ventimiglia – San Remo, S.E. Monsignor Antonio Suetta, che oggi ha pubblicamente difeso il Presepe e il Bambin Gesù, seguendo il forte e apprezzato richiamo di Papa Leone XIV, Robert Francis Prevost: ‘Il Presepe continui a far parte del S. Natale per ricordare Gesù che, facendosi uomo, è venuto ad abitare in mezzo a noi’.
Le nostre tradizioni non possono essere oscurate da talune folli ideologie di sinistra o da culture e religioni di altri Paesi. La laicità non è negare ciò che appartiene alla storia e all’identità delle persone.
Nel caso di Genova, festeggiare Babbo Natale trasformando l’atrio di Palazzo Tursi nella ‘Casa di Babbo Natale’ dopo avere eliminato il Presepe e avere estromesso il Bambin Gesù, appare un gesto contro la linea indicata da Papa Leone XIV e quella ripresa da Monsignor Suetta. Oltreché un atto assurdo, illogico e palesemente incoerente, tipico della sinistra sempre più estremista e radicale”.
Lo hanno dichiarato i consiglieri regionali della Lega Sara Foscolo, Alessio Piana e Armando Biasi.


















































