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Nidi gratis, ma il Pd attacca Simona Ferro. L’assessora di FdI: mi fanno sorridere

Assessora regionale Simona Ferro (FdI)
“Sapete cosa mi fa sorridere? La sinistra. Proprio i consiglieri regionali di minoranza si lamentano dei nostri ‘no’ agli emendamenti presentati in consiglio regionale sulla scuola. Quella scuola per cui, solo nel 2025, abbiamo aiutato la quota record di 12mila famiglie per l’acquisto dei libri di testo e le spese di iscrizione.
La proposta più incredibile, poi, l’hanno presentata sui ‘Nidi gratis’, il bando introdotto per la prima volta nel 2024 che aiuta 4.000 famiglie all’anno con uno stanziamento da 8 milioni di euro.
La sinistra ci aveva chiesto di erogare i contributi non direttamente agli studenti, ma ai Comuni, che poi li avrebbero girati a loro volta alle famiglie.
Un meccanismo insensato che avrebbe allungato i tempi danneggiando i cittadini, ma che avrebbe consentito alle amministrazioni comunali rosse (e magari proprio quella che attualmente governa Genova) di intestarsi con le famiglie il merito dell’assegnazione di queste risorse.
Serve aggiungere altro? Finché ci saremo noi, la sinistra e i suoi giochetti non passeranno”.
E’ il testo del post pubblicato ieri su fb dall’assessora regionale Simona Ferro (FdI) al quale oggi hanno replicato con una dura nota i consiglieri regionali del Pd.

“È evidente – hanno spiegato gli esponenti dem in consiglio regionale – che l’assessora Simona Ferro (FdI) non abbia una reale familiarità con le difficoltà che molti cittadini liguri devono affrontare quotidianamente.

Per una famiglia, poter usufruire del nido gratuito senza dover anticipare somme di denaro non è affatto una ‘proposta incredibile’ come lei afferma: fa una differenza concreta, soprattutto considerando che i bonus erogati da Filse per conto della Regione Liguria arrivano spesso con tempistiche che vanno dai sei mesi fino a un anno.

Ritardi che costringono molte famiglie liguri ad anticipare risorse che non sempre hanno a disposizione.

Proprio da questa criticità nasce la proposta di anticipare il bonus attraverso i Comuni. Lo dimostrano i numerosi genitori che in questi giorni ci hanno sostenuto e ringraziato per la nostra iniziativa.

Singolare che l’assessora Ferro scelga di attaccarci, dimostrando non solo una scarsa conoscenza delle tempistiche di erogazione dei bonus Filse e dei disagi che esse producono, ma anche una limitata attenzione a quanto accade nelle amministrazioni comunali molte delle quali governate da esponenti del suo stesso schieramento.

Per esempio alcuni Comuni del Ponente ligure, che non si possono certo definire ‘rossi’, stanno già valutando di anticipare i bonus per sostenere le famiglie in difficoltà.

La proposta presentata in consiglio regionale mirava quindi a rendere strutturale e regionale un meccanismo che risponde a bisogni già emersi in territori diversi e trasversali.

Le dichiarazioni dell’assessora Ferro risultano per questo imbarazzanti, soprattutto perché strumentalizzano politicamente un reale bisogno delle famiglie. Anticipare i fondi, infatti, significa aiutarle concretamente a superare i ritardi dell’erogazione regionale e non semplicemente cambiare il soggetto che materialmente eroga il contributo.

Se l’assessora Ferro vede sempre ‘rosso’, forse il problema non è politico”.