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Becchi a Salis: dirle ‘puttana’ sui social non c’entra nulla con l’educazione sessuale

Sindaca Silvia Salis e prof. genovese Paolo Becchi

Questa poi ha dell’incredibile. Il sindaco di Genova Silvia Salis non ne fa una giusta.

Poiché il sindaco a quanto pare ha poco lavoro da fare, si occupa di educazione sessuale e gender nelle scuole.

E per capire quanto ci sia bisogno di questa educazione dice che a lei sui social network danno della “puttana” e che dovrebbe “prendere qualche belino in più”. Insomma, se vuoi fare bene il mestiere ti devi impegnare un po’ di più.

Non lo so, se tutto questo fosse vero la cosa va denunciata con forza. E se uno non si nasconde dietro l’anonimato dovrebbe anche pagarla cara subito.

Non si può trattare una donna come una puttana. Neppure una puttana può essere trattata come tale. Nel senso che il rispetto della dignità umana vale per tutti.

Ma ecco, detto questo, a me non va che il sindaco utilizzi questa cosa per dire: vedete ci vuole educazione sessuale e gender nelle scuole.

Ma che cazzo (visto che siamo in argomento) c’entra l’uso del termine “puttana” per denigrare una donna con l’educazione sessuale nelle scuole? Non c’entra niente.

C’entra solo la mancanza di rispetto nei confronti delle persone.

Semmai nelle scuole si insegni un po’ di educazione civica. A quella sessuale penseranno i ragazzi e le ragazze che se la faranno da soli magari parlando un po’ con i loro genitori a casa, non a scuola.

Ma mi chiedo il sindaco deve occuparsi di queste puttanate? Prof. Paolo Becchi

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