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Becchi: perché costi guerra a noi? Cofrancesco: USA giustizieri e italiani pagano

Professori Becchi e Cofrancesco sul Giornale della Liguria e del Piemonte

“La Crimea è già da tempo russa e ora altre quattro regioni dell’Ucraina hanno aderito alla Federazione Russa. Chi pensa che l’Ucraina possa riprendersi la Crimea e il Donbass non si rende conto che è impossibile, o meglio che è possibile solo a condizione di un’escalation globale: una Terza Guerra Mondiale, senza l’esclusione delle armi nucleari.

Putin non arretrerà di un passo.

Cosa vogliono gli americani? Si tratta di una guerra contro la Russia di cui dovrebbero essere gli europei a pagare i costi?”.

E’ uno dei passaggi dell’analisi del prof. Paolo Becchi sul conflitto in Ucraina pubblicato oggi sul “Giornale della Liguria e del Piemonte” insieme a quello del prof. Emerito dell’Università di Genova Dino Cofrancesco.

“Non possono esserci ‘giustizieri’ come gli Usa – ha sottolineato il prof. Cofrancesco – che certo dovranno affrontare qualche problema economico (come il relativo rincaro dell’energia) ma che dalla guerra in corso ne escono sicuramente rafforzati e altri, come l’Italia, che vedono migliaia di imprese e di esercizi commerciali chiusi per i costi del gas e del petrolio”.