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Sorveglianza speciale per anarchico genovese, giudici: condotte violente

Manifestazione anarco-insurrezionalista non autorizzata in piazza Lavagna
Manifestazione degli anarchici nel Centro storico di Genova (foto di repertorio)

I giudici del Tribunale di Genova ieri hanno disposto la sorveglianza speciale, per la durata di un anno, per un anarchico genovese di 47 anni.

A suo favore, mercoledì scorso, un’ottantina di anarchici nel centro storico genovese avevano protestato contro il pubblico ministero della Dda che aveva chiesto la misura cautelare.

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L’anarchico non si era dissociato dalla gambizzazione del manager di Ansaldo Energia Roberto Adinolfi, ma anzi aveva sempre sostenuto la frangia più violenta.

I giudici hanno anche disposto l’obbligo di dimora nella provincia di Genova e il divieto di partecipare a riunioni pubbliche.

Secondo i magistrati, l’anarchico è stato protagonista, per oltre venti anni, di “reati che offendono o mettono in pericolo la tranquillità pubblica, del resto coerentemente con l’ideologia dallo stesso pacificamente proclamata di opposizione allo Stato, ai suoi provvedimenti, alle sue istituzioni, alla magistratura e alle Forze dell’ordine, proprio deputate a garantire la sicurezza e la tranquillità pubblica, realizzando una costante azione di disturbo con condotte spesso violente volte a sollecitare e incentivare analoghi comportamenti in altri soggetti”.

Nelle scorse settimane la procura genovese aveva chiesto la sorveglianza speciale per altre due anarchiche ma i giudici avevano concesso quella semplice.