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Vendite online auto di lusso: 10 arresti. I dettagli delle truffe da un milione di euro

Carabinieri (foto di repertorio)

Auto di lusso e operazione “Bypass” dei carabinieri su un giro di truffe, riciclaggio e documenti falsi, scoperto a Genova.

Oggi gli investigatori del Comando Provinciale dell’Arma hanno reso noto di avere eseguito dieci arresti e smantellato “un sodalizio criminale organizzato per ruoli e compiti, stanziale tra l’Italia e la Germania, dedito alla commissione di truffe di vetture di pregio e rilevante valore patrimoniale”.

Documenti falsi e riciclaggio: maxi truffa auto di lusso scoperta a Genova. Dieci arresti

Oltre ad avere poi sventato imminenti truffe, i militari genovesi hanno recuperato quattro auto di lusso per un valore complessivo di 300mila euro e scoperto che il “giro d’affari” dell’organizzazione era di circa un milione di euro.

L’indagine era partita nel giugno 2018 a seguito di un arresto, per possesso di documenti falsi, effettuato dai carabinieri di Serra Riccò, che avevano così fornito un prezioso contributo iniziale.

Le informazioni erano state poi trasmesse al Nucleo Investigativo di Genova, che aveva intrapreso un’attività di indagine a tappeto riuscendo quindi a ricostruire l’intero organigramma del gruppo criminale ed acclarare la responsabilità del sodalizio in almeno 12 truffe.

Su richiesta della procura genovese, il gip ha infine emesso i provvedimenti restrittivi (7 di custodia cautelare in carcere e 3 di arresti domiciliari).

Nello specifico, il gruppo individuava le auto di lusso, che poi sarebbero stati oggetto di truffa con una ben “rodata” modalità, tramite le piattaforme di vendita su vari portali del web.

In sostanza, le vittime venivano contattate da esponenti del sodalizio criminale, che dopo aver concluso verbalmente l’acquisto comunicavano che avrebbero utilizzato quale modalità di pagamento un assegno circolare postale.

Gli assegni utilizzati, però, erano falsi perché venivano contraffatti dai malviventi mediante la collaborazione di un esperto falsario, dotato di apparecchiature e competenze informatiche, nonché di format di assegni postali in bianco dove inserire i dati del beneficiario e la somma pattuita per l’acquisto.

Inoltre, veniva creato ad hoc sul web, per ogni singola truffa, un ufficio postale fittizio al quale veniva associata una numerazione fissa, creata tramite un gestore di telefonia VOIP, inserita poi in altri portali come Pagine bianche, Pagine gialle, Virgilio, eccetera.

Alle chiamate su tale numerazione rispondeva un complice, che fingendosi impiegato di Poste Italiane, assicurava l’autenticità del titolo di credito utilizzato per il pagamento delle auto.

Successivamente, avuta conferma della (falsa) genuinità dell’assegno circolare, veniva formalizzato il passaggio di proprietà della vettura a degli intestatari di volta in volta differenti e facenti parte del gruppo criminale, mediante l’utilizzo di documenti falsi e riferiti a persone inesistenti.

Il veicolo di lusso veniva quindi rivenduto a un prezzo nettamente al di sotto di quello di mercato (principalmente attraverso dei complici siciliani residenti all’estero) ed  esportato fuori dal territorio nazionale  in Germania, Francia, Olanda, dove veniva legalmente reimmatricolato e ceduto ad acquirenti ignari della provenienza illecita.

La scelta delle auto veniva fatta in relazione alle esigenze dei futuri acquirenti all’estero.

Inoltre, la capacità operativa del gruppo criminale era tale da effettuare, nella stessa giornata, più truffe simultaneamente.

Al momento, gli episodi delittuosi risultano i seguenti.

–         In data 28 maggio 2018, truffa a Milano di una Porsche Panamera;

–         in data 28 maggio 2018, truffa a Scanso Rosciate (BG) di una Porsche Macan;

–         in data 28 maggio 2018, truffa a Rozzano (MI) di un camper;

–         in data 05 giugno 2018, truffa a Bassano del Grappa (VI) di una Range Rover Sport HSE;

–         in data 08 giugno 2018, truffa a Castellarano (RE) di una WW Passat;

–         in data 15 giugno 2018, truffa tentata a Serra Riccò (GE) di un BMW X6;

–         in data 15 giugno 2018, truffa a Bologna di una Mercedes Classe A AMG;

–         in data 09 luglio 2018, truffa Pavia di un BMW X4;

–         in data 09 luglio 2018, truffa a Pavia di una Maserati Ghibli;

–         in data 10 luglio 2018, truffa a Verona di un Range Rover Sport;

–         in data 30 luglio 2018, truffa tentata in Bologna di una Porsche Macan;

–         in data 31 luglio 2018, truffa tentata a Saronno (VA) di una Porsche Panamera turbo.