Home Politica Politica Genova

Valpolcevera, Crivello choc: Bucci ha aggredito e minacciato presidente Romeo (Pd)

Crivello, Pignone, Salemi e Bruccoleri attaccano giunta Bucci su vendita farmacie comunali

“Stamani abbiamo ricevuto alcune segnalazioni da cittadini di Certosa in Valpolcevera, che hanno assistito ad una aggressione verbale da parte
del sindaco di Genova nei confronti del presidente del Municipio Federico Romeo (Pd) sulla pubblica Piazzetta Piombino”.

Lo hanno dichiarato oggi i consiglieri municipali e comunali della Lista Crivello, che nel pomeriggio hanno inviato un comunicato ufficiale da Palazzo Tursi ai media.

Le minacce di Marco Bucci – hanno aggiunto i consiglieri – derivano da una intervista rilasciata da Romeo ad un quotidiano cittadino dove esprimeva la sua preoccupazione in riferimento al rapporto che Bucci ha con i Municipi, non rispettando le regole della democrazia, volendo imporre regole offensive alle istituzioni municipali, principi offensivi nei confronti di eletti democraticamente dai cittadini Valpolceveraschi.

Si tratta di un atto gravissimo che testimonia la visione che il sindaco di Genova ha della democrazia. Esprimiamo la nostra solidarietà al Presidente del Municipio V Valpolcevera Federico Romeo.

Caro Federico, la Lista Crivello sarà al tuo fianco insieme a tutti i sinceri democratici della Valpolcevera e di Genova”.

Solidarietà al presidente Romeo è stata espressa anche dai consiglieri regionali del Pd Giovanni Lunardon, Pippo Rossetti e Valter Ferrando: “È inaccettabile che il sindaco Bucci minacci di commissariare il Municipio Valpolcevera perché non condivide alcune valutazioni politiche del suo presidente Federico Romeo.

Bucci dimostra di non riconoscere il ruolo di chi è stato eletto democraticamente, che ha diritto quanto lui di esprimersi liberamente. Evidentemente il primo cittadino ha un’idea barbarica del diritto e della democrazia. E ce n’eravamo già resi conto in altre occasioni.

Il sindaco della Lega vuole affossare il decentramento quando le istituzioni decentrate la pensano diversamente da lui. Troviamo che tutto questo sia intollerabile e lesivo di una dialettica democratica, visto che colpisce chi nei Municipi è stato eletto e svolge legittimamente il proprio ruolo amministrativo e politico.

La libertà di espressione a cui si appella Bucci, ‘sindaco di tutti’, vale solo se la si pensa come lui, altrimenti va repressa. Questa non è la nostra concezione di democrazia. Piena solidarietà al presidente Romeo e agli altri presidenti di Municipio che a turno, in questi mesi, hanno ricevuto un analogo trattamento”.

I consiglieri comunali del Pd, hanno inoltre dichiarato: “Il sindaco di Genova in questi giorni ha usato espressioni molto gravi nei confronti di alcuni presidenti di Municipio, ai quali va tutta la nostra solidarietà (ultimo episodio, in ordine di tempo, quello che riguarda Federico Romeo presidente Municipio V Valpolcevera). Solidarietà anche per i pesanti tagli, di svariate centinaia di migliaia di Euro, apportati dalla giunta Bucci ai finanziamenti destinati ai Municipi, che invece sono i primi in trincea nel dare risposte alle esigenze dei cittadini.

Il PD, come forza politica in maggioranza o in minoranza nei diversi enti locali, ha chiesto un incontro urgente con il sindaco perché riteniamo siano necessari chiarimenti da parte del primo cittadino che ha fatto esternazioni inaccettabili verso altri rappresentanti delle istituzioni, come i Presidenti di Municipio, tutti impegnati ogni giorno a servizio dei quartieri di Genova.

E non si tratta neppure della prima volta, considerato che, avevamo appreso dalla stampa, ad inizio aprile Bucci si era espresso in questi termini anche verso un presidente del suo schieramento politico.

La realtà è che, con il suo comportamento, il sindaco Bucci dimostra di non conoscere affatto il funzionamento della macchina amministrativa e l’importanza dei Municipi in un processo di buon governo del territorio. E dà anche prova della propria inadeguatezza al ruolo, che dovrebbe ricoprire con autorevolezza e nel pieno rispetto degli altri rappresentanti dei cittadini, democraticamente eletti”.