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UniGe sotto attacco, odio e violenza ProPal: aggredito e ferito pure un dipendente

Unige via Balbi a Genova: Bernini e Delfino nel mirino dei violenti proPal

UniGe sotto attacco. Non soltanto negato il diritto allo studio, ma anche il diritto al lavoro.

Dopo gli atti intimidatori contro la ministra Anna Maria Bernini e il rettore Federico Delfino, raffigurati in un mirino come bersagli in immagini appese nella sede di via Balbi, ieri un dipendente tecnico-amministrativo dell’Università di Genova è stato aggredito verbalmente e spintonato da alcuni studenti mentre tentava di accedere al suo posto di lavoro.

Secondo quanto riferito, il lavoratore è stato aggredito ed è caduto a terra a seguito di un battibecco con i violenti ProPal di sinistra, che da martedì scorso occupano l’ateneo genovese, soltanto perché voleva entrare nell’edificio universitario per andare a lavorare.

All’aggressione, su cui sono in corso indagini da parte della Digos, hanno assistito altri dipendenti dell’Università che volevano entrare per andare al loro posto di lavoro.

L’aggredito è stato soccorso immediatamente da agenti della Digos e trasportato all’ospedale Galliera, dove è stato refertato per quanto accaduto.

Inoltre, i ProPal avrebbero rimosso anche alcuni banner pubblicitari dell’Università posizionati all’ingresso dell’edificio.

Ieri anche i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Vince Liguria e Orgoglio Liguria hanno espresso solidarietà a Bernini e Delfino spiegando che l’odio e la violenza dei ProPal va “condannata senza se e senza ma” ed “è inaccettabile”.

Silenzio, invece, da parte degli esponenti dei partiti di centrosinistra.

Intanto, la ministra Bernini segue “con la massima attenzione” la situazione negli atenei italiani interessati da occupazioni.

La realtà più preoccupante, hanno spiegato dal ministero dell’Università e della Ricerca, riguarda al momento Genova.

Nello stesso ateneo, secondo quanto riferito dai responsabili di UniGe, si sono registrati gravi atti vandalici, con danneggiamenti, imbrattamenti e scritte offensive sui muri.

Il ministero, una volta accertate le responsabilità da parte delle Forze dell’ordine e della magistratura, chiederà il rimborso dei danni subìti.

La ministra ha chiesto al rettore Delfino aggiornamenti sulle condizioni del dipendente aggredito e ferito dai violenti ProPal, pregandolo di trasmettere tutta la sua “solidarietà e vicinanza”.

Attraverso il rettore Delfino, Anna Maria Bernini ha voluto esprimere un elogio al lavoratore dell’Università aggredito, “colpevole soltanto di voler svolgere il proprio dovere”. Lo stato d’animo del ministro, si apprende ancora da fonti MUR, “può essere definito furibondo”.

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