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Toti: ordinanza è legittima, principio di autonomia. Stufi di tenere prigionieri i liguri

Governatore ligure Giovanni Toti (foto di repertorio fb)

“Prima il vicesegretario del Pd Orlando, ora il sottosegretario Traversi del Movimento 5 Stelle. Tutti furiosi perché la Liguria ha avuto il coraggio (minimo davvero) di consentire quattro passi con la famiglia, di andare a vedere se il proprio gozzo è ancora a galla, di fare una corsetta o una pedalata da soli, ma soprattutto furiosi perché consentiamo a qualche ristorante di consegnare in sicurezza un po’ di cibo. Si chiama lavorare, cari amici dei sussidi e dei redditi (che non arrivano, occupatevi di questo!). Si chiamano lavoro e libertà, fondamenti della nostra Costituzione, come il voto. Ah già, voi avete problemi anche con quello”.

Lo ha dichiarato stamane su fb il governatore ligure Giovanni Toti.

Riaperture, non è liberi tutti: ecco l’ordinanza di Toti in vigore da domani. Testo integrale

“In Liguria – ha spiegato Toti – abbiamo fatto quello che avrebbe dovuto fare il vostro Governo: abbiamo ascoltato i cittadini e le imprese e con prudenza avviato la fase 2. Quella che voi avete annunciato.

I territori hanno il diritto costituzionale di scegliere in molti campi il proprio destino. Nessuno strappo, solo quel principio di autonomia che voi evidentemente avete difficoltà a cogliere.

L’ordinanza di Regione Liguria è perfettamente legittima, nella forma e nella sostanza.

Certamente più di quanto non lo siano gli atti di un Governo che sospende per decreto o addirittura con un atto amministrativo le libertà di impresa, di spostamento, di lavoro, finanche di culto.

L’ordinanza che abbiamo adottato si applica in automatico. E se qualche sindaco, per ragioni che non comprendo, deciderà diversamente, certo non saremo noi a impedirlo, visto che chiediamo autonomia, non costringiamo nessuno.

Ritengo però che privi ingiustamente i propri cittadini di molte opportunità e le imprese del proprio territorio di ricominciare a guadagnare.

Noi, con prudenza e con coraggio di scegliere, andiamo avanti. Come hanno fatto tante regioni d’Italia. Stufe di sentirsi dettare regole in Tv.

Stufe di tenere prigionieri cittadini e imprese per assenza di visione. E se Pd e Cinque Stelle liguri sono contrari al nostro cammino, allora la strada è certamente quella giusta. Avanti!”.