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Senarega: Regione Liguria approva riduzione vitalizi ex consiglieri, direzione giusta

Aula consiglio regionale della Liguria (foto di repertorio)

Stamane l’Assemblea Legislativa della Liguria ha approvato all’unanimità il testo della proposta di legge unificata per la riduzione dei costi della politica riguardanti il trattamento indennitario (assegni vitalizi mensili) degli ex consiglieri, dal momento che gli attuali consiglieri non percepiranno gli assegni perché l’istituto del vitalizio è già stato abolito.

“Al momento, anche secondo gli Uffici regionali, le misure contenute nella proposta di legge sulla riduzione dei vitalizi – ha spiegato il capogruppo Franco Senarega (Lega) – rappresentano un buon risultato, viste e considerate le pronunce in merito da parte dei magistrati della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione. L’approvazione del testo unificato non è stata solo una decisione importante e positiva, ma anche un atto di solidarietà in un momento difficile per la Liguria e il Paese perché si risparmiano cifre comunque importanti, che saranno destinate per azioni concrete nel settore sociale e ambientale. Il provvedimento di Regione Liguria, che anticipa la legge nazionale, va nella direzione giusta”.

Il testo è stato elaborato dalla Commissione ristretta, su delega dei consiglieri della I Commissione regionale. Ai lavori hanno partecipato il capogruppo leghista Franco Senarega (per la maggioranza di centrodestra) e i colleghi di M5S, Pd e Rete a Sinistra/Liberamente Liguria.

Le misure avranno una durata di tre anni. In sostanza, gli importi mensili degli assegni vitalizi vengono progressivamente ridotti secondo le seguenti modalità.

Da  0 a  1500 euro mensili lordi, nessuna riduzione.

Da  1501 a  2000 euro mensili lordi, 6% sulla parte eccedente i 1500 euro.

Da  2001 a  3500 euro mensili lordi, 30 euro più il 9% sulla parte eccedente i 2000 euro.

Da  3501 a  5000 euro mensili lordi, 165 euro più il 12% sulla parte eccedente i 3500 euro.

Oltre 5000 euro mensili lordi, 345 euro più il 16% sulla parte eccedente i 5000 euro.

La minore spesa generata dal contributo di solidarietà derivante dall’applicazione della legge confluirà in un apposito fondo vincolato, iscritto nel bilancio di Regione Liguria, destinato a far fronte agli oneri determinati da misure volte a favorire politiche sociali e a fronteggiare emergenze ambientali, stabilite dall’Assemblea Legislativa della Liguria.