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Sanitari no-vax e focolai ospedali, procura indaga su responsabili S. Martino e Lavagna

Policlinico S. Martino di Genova, padiglione Maragliano (foto di repertorio fb)

La procura di Genova indaga sui focolai Covid e l’impiego di sanitari no-vax negli ospedali S. Martino di Genova e Lavagna, dove nei giorni scorsi sono stati scoperti i cluster con diversi pazienti risultati positivi al Covid-19 e successivi decessi sospetti.

“Si tratta di un’indagine conoscitiva, senza ipotesi di reato – hanno precisato dalla procura di Genova – volta a verificare se il personale che non si è vaccinato è stato impiegato correttamente”.

Gli inqvestigatori stanno acquisendo documenti e testimonianze sulla organizzazione del personale.

In pratica, vogliono capire se i responsabili delle direzioni sanitarie potevano spostare ad altre mansioni il personale non vaccinato e se le notizie su chi non può o non vuole fare il vaccino arrivano in modo adeguato dal medico del lavoro ai vertici ospedalieri.

I responsabili delle direzioni sanitarie, infatti, finora hanno dichiarato che “per la legge sulla privacy non si conoscono gli elenchi di chi non ha fatto il vaccino”.

Tuttavia, secondo gli investigatori, il medico del lavoro “sa chi non ha avuto la dose di siero e per quale motivo, dovrebbe comunicarlo per poter consentire di organizzare il personale sanitario diversamente in modo tale da non mettere a rischio l’incolumità dei pazienti più fragili”.

Nei giorni scorsi la procura aveva aperto una inchiesta per omicidio colposo dopo la morte di alcuni pazienti (al momento sono 4 i decessi sospetti) a seguito del focolaio Covid scoppiato al padiglione Maragliano del San Martino dove lavora un’infermiera no-vax.