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Salis a Tursi, primo giorno da sindaca e primo No: rivedere SkyMetro

Tursi, sindaca di Genova Silvia Salis

“Chiederò formalmente una proroga per il progetto SkyMetro in Val Bisagno. Sono già state date delle proroghe e quindi riterrei veramente particolare che non si potesse mettere due righe per spostare di sei mesi o un anno i termini.

Credo che avrebbero comunque avuto bisogno di proroghe anche se avesse vinto il centrodestra.

Nel caso mi risponderanno formalmente che non si può avere una proroga. Però non credo che mi possano rispondere così perché ogni operazione di questo genere che abbiamo visto in questi anni ha avuto proroghe in tutte le fasi”.

Prima giornata da sindaca e primo relativo “No” di Silvia Salis, parlando con i giornalisti dopo aver fatto il suo ingresso ufficiale a Palazzo Tursi.

Ieri sera i responsabili dell’Ufficio elettorale hanno ufficialmente proclamato sindaca l’esponente della coalizione di centrosinistra e Silvia Salis stamane è entrata per la prima volta nel suo nuovo ufficio.

E’ stata accompagnata, in via Garibaldi, dal suo vice in pectore, l’ex capogruppo comunale ed ex segretario genovese del Pd Alessandro Terrile.

Ad accogliere la neosindaca una rappresentanza dei dipendenti comunali presenti per salutare l’inizio del nuovo mandato.

Tornando allo SkyMetro, alcuni hanno ricordato che Genova rischia di perdere 400 milioni di euro di finanziamenti se i lavori non partiranno entro il 31 dicembre 2025, anche perché i soldi concessi dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non possono essere usati per un’altra opera.

“Voglio fare anche – ha aggiunto Salis – un ragionamento più politico. Se lo SkyMetro fosse un’opera così necessaria e così sentita, non avrebbe vinto Passadore in Valbisagno. Invece ha vinto Passadore con un dato altissimo, come ha vinto Ivaldi in Bassa Valbisagno.

Questo vuol dire che neanche laddove insiste l’opera c’è una reale convinzione che quella sia la soluzione. Perché comunque tutti si rendono conto che quel tipo di impatto e dieci anni di lavori sono veramente tosti da sostenere.

Se fosse un’esigenza così condivisa come ci hanno voluto far credere per mesi, Passadore non avrebbe vinto perché Passadore ha detto no dal primo momento e non ha vinto col 50,01%. Quindi quel tipo di progetto non è apprezzato dall’elettorato”.

In ogni caso, ha aggunto la sindaca Salis: “Per studiare una nuova opera bisogna avere una visione complessiva delle possibilità. Per me non è una possibilità abbattere il Firpo, devastare Marassi e mettere per dieci anni a soqquadro tutta la Valbisagno per un progetto che a oggi non è finanziato per 200 milioni, che poi non rimarranno 200 perché sappiamo benissimo che queste grandi opere hanno dei tempi e dei costi che lievitano.

Bisogna anche vedere quali sono le reali indicazioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che ancora non sa nessuno. E’ stato un elemento di propaganda elettorale, ma poi nella realtà non c’è niente che sappiamo certamente”.

Inoltre, ha dichiarato Salis “Non si sa dove si farebbe la scuola nuova. Un altro problema è che non devi solo riallocare 900 studenti che sono un’infinità, ma devi anche garantirgli un istituto come quello che avevano, con auditorium e palestre. Ricordo che quello è un istituto che serve anche i bambini che fanno sport nel pomeriggio, e in più è un istituto sul quale sono stati spesi i soldi del Pnrr.

Tra l’altro, quel tipo di lavori metterebbe fortemente in dubbio la ristrutturazione dello stadio, perché se per dieci anni apriamo un cantiere lì, la ristrutturazione del Ferraris diventa difficile e vuol dire perdere sicuramente il treno degli Europei.

Mi fa piacere che il viceministro del Mit Edoardo Rixi abbia detto che è finita la campagna elettorale e bisogna andare avanti. Proprio perché è finita la campagna elettorale, bisognerebbe dire che quando un ministro si siede al tavolo con il sindaco della sesta città d’Italia, si trovano soluzioni che siano complessivamente compatibili con il quadro che si ha sul tavolo.

Io ho finito la campagna elettorale e chiederò un incontro per capire i termini per muoversi, però ci sono dei termini per muoversi, non è una strada rigida, come lo dimostra qualsiasi grande opera che sia stata fatta in questo Paese”.