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Rivolta Marassi: 13 detenuti trasferiti, 22 in isolamento

Violenti disordini e rivolta nel carcere di Marassi

Dopo i violenti disordini di ieri scoppiati nel carcere di Marassi, in cui sono stati protagonisti circa 200 detenuti, in prevalenza stranieri, tredici sono stati trasferiti in altre case circondariali e ventidue sono stati messi in isolamento.

Lo hanno riferito oggi i sindacati della Polizia pentitenziaria, che hanno anche chiesto “un cambiamento immediato dei vertici del carcere genovese”.

Nel frattempo oggi è ancora in corso la conta dei danni, ma c’é chi parla già di 100mila euro.

“Quello che è accaduto ieri a Marassi – hanno ribadito i sindacati – è inaccettabile. La motivazione prende sempre più forma ovvero l’intento da parte dei detenuti di regolare i conti con altri reclusi, pare quattro o cinque, che nei giorni scorsi avrebbero violentato un giovane in una cella, per il quale sarebbe stato necessario l’accompagnamento presso l’ospedale cittadino per le cure del caso.

Serve subito un cambio dei vertici del carcere di Marassi perché se oggi parliamo di rivolta sedata è solo grazie al sacrificio del Corpo di Polizia penitenziaria, che dalle 13 di ieri e fino all’una di notte ha impedito che i detenuti si impadronissero dell’intero istituto penitenziario”.

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