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Portanova e il presunto stupro: sento e leggo una storia che non conosco

Rinviata udienza preliminare del processo a Portanova accusato di stupro
Manolo Portanova, giocatore del Genoa (foto d'archivio)

Il calciatore del Genoa Manolo Portanova, a seguito della pubblicazione da parte del Tribunale di Siena delle motivazioni della condanna, in primo grado, a sei anni di reclusione per la presunta violenza sessuale di gruppo nei confronti di un’amica, è tornato a dire la sua attraverso un messaggio pubblicato sui canali social.

La giudice senese ha anche stabilito una provvisionale di 100mila euro per la parte offesa.

Ecco il testo integrale.

“Ho superato tante difficoltà nella mia vita ma mai mi sarei immaginato di dover affrontare un periodo come questo.

Sento e leggo una storia che non conosco, che non si avvicina lontanamente alla realtà e mi chiedo ogni giorno perché è successo a me. Presto ci sarà modo di dire la mia versione documentando con PROVE e non con ipotesi.

Per la mia famiglia, per il mio club, per la mia vita credevo che rimanere in silenzio e dar fiducia alla giustizia fosse la cosa giusta ma adesso purtroppo mi sono reso conto che il silenzio ha presentato un conto troppo salato che non sono più disposto a pagare. A presto, vi abbraccio”.

I difensori del calciatore, così come quelli degli altri imputati, hanno sempre sostenuto che il loro assistito è innocente e hanno già annunciato ricorso alla Corte d’Appello per il giudizio di secondo grado.

La giudice del Tribunale di Siena, nelle motivazioni della sentenza pubblicate ieri, ha invece raccontato come la presunta vittima avesse manifestato la volontà di avere un rapporto sessuale soltanto con Manolo Portanova.

La giovane, di origine romana, avrebbe manifestato il dissenso agli atti sessuali di gruppo.