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Pesca abusiva di cozze, la Capitaneria individua imbarcazione alla Spezia

Pesca abusiva di cozze, la capitaneria individua imbarcazione alla Spezia
Pesca abusiva di cozze

Si tratta di un’imbarcazione di una nota ditta locale di mitilicoltori che operava in una zona in cui è espressamente vietata qualsiasi forma di pesca.

Dopo una notte di monitoraggio e appostamenti, i militari della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera della Spezia, congiuntamente al personale dell’Asl 5 della Spezia, hanno individuato un’imbarcazione di una nota ditta locale di mitilicoltori, con a bordo due soggetti intenti alla raccolta di molluschi bivaldi in una zona in cui è espressamente vietata qualsiasi forma di pesca.

L’operazione, volta al contrasto della pesca illegale, si è conclusa con la riconsegna del prodotto ittico all’habitat marino a cui era stato indebitamente sottratto e con la contestazione di una pesante sanzione amministrativa ai responsabili della violazione nonché con il sequestro del materiale utilizzato per la raccolta del prodotto.

L’attività posta in essere dai militari della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera della Spezia si pone come obiettivo primario la tutela del consumatore finale.

La coltivazione e la raccolta dei molluschi bivalvi deve infatti avvenire in zone marine espressamente autorizzate in ossequio al mantenimento di determinati parametri igenico-sanitari.

La cozza è un animale filtratore e, se cresciuto in zone marine inquinate, può essere facilmente ricettacolo di batteri e virus molto pericolosi per l’uomo.

Questa operazione si inserisce nell’ambito della costante attività posta in essere sul territorio dalla Guardia Costiera finalizzata al controllo della commercializzazione e somministrazione di prodotto ittico a tutela della salute pubblica e degli ignari consumatori.