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Arbitri A: Mariani ed Abisso per Genoa e Samp

La Commissione Arbitri Nazionale di Serie A ha comunicato le designazioni degli ufficiali di gara per la quattordicesima giornata.

Il match in trasferta del Genoa con il Torino, previsto domenica alle 15, è stato affidato alla direzione dell’arbitro Maurizio Mariani, esponente della sezione Aia di Aprilia. Sono quattro i precedenti in carriera diretti da Mariani con il Grifone, tredici invece con il Torino. L’incarico di assistenti è stato assegnato a Ciro Carbone e Antonino Santoro, affiliati rispettivamente ai distretti arbitrali di Napoli e Catania. Le funzioni di quarto ufficiale verranno espletate da Luca Massimi, tesserato nella sezione Aia di Termoli. I compiti di video assistente arbitrale vedranno impegnato Federico La Penna, appartenente alla sezione Aia di Roma 1. Come assistente alla Var è stato selezionato Valentino Fiorito, tesserato nella sezione Aia di Salerno. La Lega Serie A promuove nelle gare di questo fine settimana la Giornata Unicef.

È Rosario Abisso di Palermo l’arbitro designato a dirigere Sampdoria-Bologna, gara in programma sabato 1 dicembre 2018 al “Luigi Ferraris” di Genova e valida quale 14.a giornata della Serie A TIM 2018/19. Ad affiancare il fischietto siciliano ci penseranno gli assistenti Alessio Tolfo di Pordenone e Stefano Liberti di Pisa; quarto ufficiale sarà Juan Luca Sacchi di Macerata; l’arbitro deputato al VAR sarà Daniele Chiffi di Padova, l’assistente sarà Filippo Meli di Parma.

Polizia, per il 70° del Reparto Mobile una mostra memorabilia alla Bixio

Bolzaneto, distaccamento Polizia (foto di repertorio fb)
Questa mattina sarà presente il Capo della Polizia di Stato Gabrielli. Dalle 10.30 di oggi, presso la Caserma Nino Bixio sede del VI Reparto Mobile della Polizia di Stato in via Sardorella a Bolzaneto, sono in programma le celebrazioni del 70° anniversario del Reparto Mobile che fu istituito nel 1948 dopo la proclamazione dello stato Repubblicano.

Nell’occasione, alla presenza del Capo della Polizia Franco Gabrielli e delle massime autorità cittadine, è prevista la commemorazione solenne dei Caduti della Polizia di Stato. Le autorità saranno quindi salutate e accolte dal dirigente del reparto nell’aula magna della caserma.

E’ inoltre prevista una mostra di mezzi provenienti dal Museo Storico della Polizia di Stato tra cui la Jeep “Willys” in dotazione nell’immediato dopoguerra, la Jeep Alfa Romeo Ar 51 soprannominata “matta” per le evoluzioni di cui era capace, la celebre Fiat 1500 utilizzata per il pattugliamento negli anni Sessanta, l’autoblindo Staghound e il mezzo da ordine pubblico degli anni Settanta OM50, il mezzo anfibio VTC utilizzato in occasione delle alluvioni nel basso Piemonte e, infine, la Lamborghini della Polizia di Stato attualmente in servizio.

In esposizione anche materiale fotografico, immagini di archivio e memorabilia, che ripercorrerà i 70 anni di storia del Reparto Mobile di Genova che s’intrecciano, inevitabilmente, con la storia della Città di Genova.

La mostra sarà aperta al pubblico e alla cittadinanza a partire dal pomeriggio di oggi con orario 14-17, domani con orario 10-17 e domenica 2 con orario 10-13.

Si tratta della prima volta che la caserma “Nino Bixio”, nella sua lunga storia, apre i battenti al pubblico “nell’ottica di un rinnovato rapporto con la cittadinanza consolidatosi nell’ultimo decennio”.

 

 

Io e Pirandello alla Corte, la sicilianità di un insigne interprete

Sebastiano Lo Monaco

Sebastiano Lo Monaco, attore nato a Floridia, nelle vicinanze di Siracusa, ripercorre, con leggerezza di toni ed intensità di contenuti, la propria vita d’uomo e di interprete, porgendo  anche una insolita e viscerale lezione di teatro.

Afferma l’attore che, nel teatro greco, il teatro dei primordi, la rappresentazione è pervasa da un misticismo quasi religioso:  in principio è il Verbo, il Logos, il pensiero dell’autore che si impadronisce del corpo dell’attore, si fa carne e si dona in pasto al pubblico.

L’attore sul palcoscenico si spoglia della propria personalità e diventa personaggio, quel personaggio che per Pirandello è il solo davvero  vero e reale, a differenza dell’essere umano che è finto, perchè finta è la vita dentro la quale è costretto a vivere.

Noi moderni, sostiene Lo Monaco, allineandosi al pensiero di Pirandello, non abbiamo inventato nulla e niente possiamo ancora inventare, perchè nella tragedia greca vi è già tutto l’umano, filosofia, etica, poetica, politica, che continuiamo a rappresentare e rimasticare attraverso i nostri testi.

Oggi l’attore non nasconde che, in seguito ad una crisi esistenziale, da lui definita mal di vivere (crisi simile a quella vissuta da Pirandello, che voleva smettere di scrivere) voleva cessare di recitare, ma soprattutto rivela di essersi reso conto che la sua vita stessa  è pirandelliana; non è stato lui a scegliere i personaggi da interpretare, ma loro, le vere realtà, lo hanno scelto e si sono impadroniti di lui.

Perciò egli ha impostato il racconto del proprio vissuto interfacciandosi con Pirandello, mentre ci offre alcune delle sue migliori interpretazioni, tra le quali spicca il magnetico pseudosoliloquio di Scampia e delle sue tre corde d’orologio de “Il berretto a sonagli”.

Ovviamente non potevano mancare splendidi brani tratti dai grandi tragici greci, Eschilo, Sofocle, Euripide, nonchè la suggestione della poetica dantesca nelle vicende dolorose degli amanti ed amati Paolo e Francesca.

Durante lo spettacolo Lo Monaco colloquia a tratti con il riservato pubblico genovese, sollecitandolo a reagire, a parlare, a proporre, ad esserci…e non solo nel lungo applauso finale, anche scendendo in platea e fondendo la stessa in un solo corpo col palcoscenico: il teatro è vita, non va  relegato  solo allo spazio scenico.

Imperdibile il racconto della giovinezza dell’attore, i ritratti affettuosi dei parenti, dei suoi rapporti tra il marchio insopprimibile della sicilianità, il suo vigoroso accento, e la prima “lingua straniera” imparata… l’italiano!

Uno spettacolo tutto vero, da vedere subito, anche e soprattutto  perchè l’autore promette di offrirne una seconda puntata.

Io e Pirandello resta al Teatro della Corte fino a domenica 2 dicembre.

Elisa Prato

Difesa made in Italy e Liguria, l’arca di Coldiretti in darsena: Eat Original | Foto

“E se una grande arca attraccasse nel Porto di Genova portando con sé il mondo agricolo ligure, le sue mille sfaccettature e l’orgoglio di tutti gli imprenditori che vogliono una nuova rotta per il futuro? Io sto con la Liguria”.

Detto, fatto. Stamane alla Darsena di Genova i rappresentanti di Coldiretti e sostenitori del mondo agricolo ligure si sono dati appuntamento con le loro bandiere e i loro animali per una manifestazione a sostegno del made in Italy e Liguria. E’ stata avviata la raccolta di firme “Eat original”.

“L’agricoltura ligure – hanno aggiunto i giovani di Coldiretti – arriva dal mare: una ‘mucca’ al timone, a poppa alberi da frutto, castagni dei nostri boschi, ortaggi fronde fiorite, piante aromatiche, pesce e mitili, mentre sulla prua svetta grandioso un olivo. Per la prima volta nella storia della Darsena di Genova l’agricoltura ligure arriva a bordo di una grande Arca”.

La mobilitazione è stata promossa anche per superare le gravi difficoltà dopo i danni causati dal crollo del Ponte Morandi e dal maltempo delle scorse settimane e far conoscere  “le grandi opportunità per la ripresa che si possono avere dalla valorizzazione delle storiche risorse”.

Tra le ragioni della protesta di Coldiretti, ci sono l’aumento insostenibile dei costi del trasporto e il dissesto idrogeologico, ma anche “le lungaggini burocratiche e i danni da animali selvatici come i cinghiali che mettono in pericolo campagne e città”.

 

 

 

Mercato Genoa, a gennaio arriva dal Newcastle Achraf Lazaar

Mercato Genoa, a Gennaio arriva dal Newcastle Lazaar
Sturaro vuole tornare in rossoblu, Zukanovic in partenza. Il trasferimento è fatto ormai al 90%. Parliamo del matrimonio tra il Genoa ed il difensore italo-marocchino Achraf Lazaar, attualmente tesserato per il Newcastle.

Le possibilità che il trasferimento si concretizzi sarebbero molte. Già la scorsa estate il passaggio al Genoa sembrava fatto, quando addirittura il giocatore si presentò a Milano per sottoporsi alle visite mediche con il Grifone; poi tutto andò a pallino, per il “niet” della squadra inglese che aveva deciso di puntare sul forte difensore.

Ma adesso proprio l’ex giocatore del Palermo starebbe per sottoscrivere un accordo di massima con il Genoa per il prestito sino a giugno 2019, per poi valutare in base al suo rendimento un eventuale riscatto.

La dirigenza genoana tra l’altro non sta di certo con le mani in mano in questo periodo pre-natalizio che precede anche la riapertura del mercato.

Infatti, altro obiettivo rossoblu è un ragazzo che nel Genoa ha percorso tutta la trafila giovanile, per poi esordire in prima squadra e trasferirsi alla Juventus. Parliamo di Stefano Sturaro, che potrebbe lasciare lo Sporting Lisbona, dove si trova in prestito dalla Juventus, a gennaio. Questo perché in questa stagione Sturaro sta fortemente deludendo, anche per colpe non sue: partite giocate zero, tanta panchina e tanta tribuna per lui. C’è però anche da dire che il centrocampista ha avuto una serie di problemi fisici che certo non lo hanno aiutato ad inserirsi nel campionato spagnolo.

Ed a gennaio, sembra inevitabile il ritorno alla base bianconera. Quale modo migliore per recuperare il giocatore se non mandarlo in prestito al Genoa, dove è cresciuto e si  affermato?

Sicuramente per mister Juric si tratterebbe di un importante rinforzo in un reparto, il centrocampo, che ha sicuramente bisogno di puntellamenti.

Capitolo partenze: in questi ultimi giorni è esploso (prima soft poi è deflagrato) il caso-Zukanovic.

Il difensore bosniaco, apprezzatissimo dalla grandinata Nord per il suo impegno, è arrivato in rossoblù nell’estate 2017 ed ha disputato un campionato sicuramente positivo; se con Ballardini era riuscito in questo inizio campionato a giocare qualche scampolo di gara, con l’arrivo di Juric il difensore di Sarajevo ha giocato soltanto la gara con il Milan, tra l’altro non sfigurando.

E qui Radio Fante racconta di un forte litigio scoppiato tra l’allenatore ed il giocatore qualche ora prima del derby con la Sampdoria, con la conseguente ‘esclusione di Zukanovic dall’elenco dei convocati per la gara contro i blucerchiati. “Scelta tecnica” aveva scritto ufficialmente la società. Sin qui tutto ok.

La cosa che ha messo sul chi vive i giornalisti è stata che martedì, alla ripresa degli allenamenti, di Zukanovic nonostante non fosse infortunato neppure l’ombra.

Insomma, in questo Genoa targato Juric posto per Zukanovic non c’è.

Quindi il giocatore bosniaco è in partenza a Gennaio, sempre che Ivan Juric “resista” sulla panchina genoana…

Franco Ricciardi

Franco Ricciardi

Franco Ricciardi è nato a Genova nel 1955. Giornalista iscritto all’Albo dal 1980, ha collaborato e collabora con le più importanti testate genovesi, Il Secolo XIX, Il Lavoro, La Repubblica, il Corriere Mercantile ed è stato tra i primissimi radiotelecronisti genovesi (Radio Liguria 1, Telecittà, Telegenova, Primo Canale.

Negli anni 80 fondò, come editore, il giornale “Noi Genoani”, che veniva distribuito allo Stadio”.

A6, travolto e ucciso da un Tir mentre è a bordo autostrada: muore 25enne

Ventimiglia, investe passante e scappa. Il pedone è grave.
Ventimiglia, investe passante e scappa. Il pedone è grave.

Tragedia ieri sera sull’A6. Jhonat Cristian Silva Nascimento, 25 anni appena compiuti, originario del Brasile e residente a Carcare, dove la mamma ha sposato un artista del posto, secondo i primi accertamenti è stato travolto da un Tir mentre era a bordo autostrada.

L’incidente è avvenuto intorno alle 20 all’altezza del km. 106, direzione Savona, un paio di chilometri prima del casello di Altare. Il traffico è rimasto bloccato per un paio d’ore.

Al momento, risulterebbe che dopo il violentissimo impatto con il mezzo pesante il corpo del giovane sia stato sbalzato al centro della carreggiata e quindi ulteriormente investito da veicoli in transito.

Non è ancora chiaro per quale motivo la vittima fosse a piedi in autostrada. Alcuni avevano spiegato che avesse forato una gomma o si fosse guastata il motore della sua auto. Tuttavia, sembrerebbe che non siano stati trovati altri veicoli, se non quelli coinvolti nel tragico incidente.

Un’altra delle ipotesi è che avesse ottenuto un passaggio verso casa da qualcuno e poi sia sceso in quel punto dell’A6 perché da lì, scavalcando, avrebbe potuto raggiungere la propria abitazione che si trova non lontano da quel tratto di autostrada.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polstrada e i colleghi della Polizia Scientifica, che hanno avviato le indagini.

 

 

Campo nomadi Bolzaneto: accanto la discarica a cielo aperto | Video e foto

Discarica accanto al campo nomadi Bolzaneto

“Bolzaneto: la super discarica a cielo aperto. Di fronte al campo nomadi, condominio Ciari, un agglomerato di piccole aziende, un bar e magazzini. Il centro chiude alle ore 21 o così dovrebbe, visto che quello che abbiamo trovato ci fa dubitare fortemente.

Un’enorme discarica di elettrodomestici usati, mobili vecchi, vetri, metalli, bombole di gas, roulotte abbandonare, automobili prive di targa , e topi, topi ovunque.

Ci e’ stato detto che qualcuno, durante la notte, apre il cancello e fa scaricare abusivamente i rifiuti più disparati dietro piccoli compensi di denaro.

A gran voce chiediamo l’immediato intervento del Municipio V della Valpolcevera, dell’ASL 3, delle Forze dell’Ordine”.

Lo hanno riferito ieri su Facebook i responsabili della pagina “Riprendiamoci la Valpolcevera” che riunisce anche cittadini vicini all’estrema destra.

“Dal momento che nessuno delle istituzioni del Municipio della Valpolcevera – hanno aggiunto – sembra aver raccolto la nostra denuncia e pare informata da tempo della situazione senza aver cavato un ragno dal buco, Noi siamo andati dritti al punto.

Abbiamo contattato i Carabinieri per invitarli ad un sopralluogo. Abbiamo inoltre informato l’assessore alla Sicurezza del Comune, Stefano Garassino, e il consigliere Sergio Gambino, inviando il video e le foto”.

 

 

Violenze sessuali sui treni, arrestato tunisino. FN: come mai nessuna protesta femminista?

Violenza (foto di repertorio)

“Ancora violenza immigrata, ma nessuna protesta femminista. Non vale più la scusa del ‘anche gli italiani lo fanno’. Perché se è vero che alcuni nostri connazionali si macchiano del disgustoso crimine della violenza sessuale, è altrettanto vero che proprio per questo il nostro Paese non può accollarsi gli stranieri che commettono questi reati”.

Lo hanno dichiarato i responsabili di Forza Nuova Genova, commentando l’arresto per violenza sessuale di un tunisino, sospettato di avere molestato giovani donne che viaggiavano da sole sui treni a Genova.

Genova, violenze sessuali su treno regionale: arrestato l’aggressore tunisino

“Il rimpatrio totale – hanno aggiunto i militanti di estrema destra – permetterà agli organi preposti, sia come fondi che come personale, di concentrarsi sulla delinquenza nostrana. Rispettiamo e difendiamo le nostre donne”.

Intanto, sembrerebbe che gli agenti della Squadra Mobile e della Polfer abbiano raccolto indizi contro il tunisino anche per un altro episodio accaduto lo scorso 21 ottobre alla stazione di Genova Nervi. In quel caso, furono aggredite altre due giovani donne, che furono minacciate con un coltello.

 

Svastiche ‘Spagna’ e Don Gallo, Antifa: ripulito il sudiciume, ora tocca ai fasci | Foto

Svastica e vernice nera sul murales di “Spagna” a due passi dal Matitone, sede del Comando della Polizia Locale di Genova.

L’altra notte il volto del tifoso genoano era stato imbrattato e coperto dai vandali. Ieri sera, a tempo di record, è stato ripulito dagli antagonisti.

Svastica e vernice nera sul murales dedicato a ‘Spagna’. Nel mirino anche circolo Arci

Inoltre, è stata ripulita anche l’immagine del “prete rosso” don Andrea Gallo.

“Ripulito il sudiciume” hanno annunciato gli antagonisti di Genova Antifascista su Facebook, aggiungendo un “emoji” col pugno chiuso.

“Ora tocca ai fascisti” ha commentato un antagonista su Fb.

 

 

Portoghesi a Genova, Balleari: 3500 controlli e 187 sanzioni sui bus Amt

Genova, verificatori titoli di viaggio Amt e vicesindaco Stefano Balleari (FdI)

Portoghesi sui bus e controlli a tappeto in città. Oggi 90 verificatori di Amt sono entrati in azione in azione in diverse zone di Genova.

Alle ore 13 di oggi risultavano controllati complessivamente con le due verifiche intensive 3.588 passeggeri, per un totale di 187 sanzioni, pari a un tasso di evasione del 5,2%.

“I verificatori dei titoli di viaggio – ha annunciato il vicesindaco Stefano Balleari (FdI) – hanno messo in atto un’operazione di controllo mai organizzata prima. Quattro diversi punti della città sono stati battuti a tappeto dal personale Amt in contemporanea alla mattina e al pomeriggio con squadre allargate dei pubblici ufficiali ‘Vtv’ e una serie diversificata di attività di controllo a bordo bus.

Si è trattato del numero più elevato di VTV mai messo in campo in contemporanea per un’azione caratterizzata da un alto contenuto di visibilità.

L’obiettivo è rafforzare la presenza e la visibilità del controllo compattando in un giorno solo tutte le cinque diverse metodologie praticate da AMT per il contrasto all’evasione, vale a dire: verifica ordinaria, in borghese, mirata, intensiva e ad alta visibilità.

La mattinata è cominciata con due verifiche intensive in Centro città e nel Levante. A essere passate al setaccio sono state le fermate di via Roma e le due di corso Buenos Aires all’altezza di Corte Lambruschini.

Nel pomeriggio altri due gruppi allargati di Vtv hanno controllato punti diversi della rete viaria Amt.

In contemporanea a queste azioni, sono state organizzate altre verifiche mirate e in borghese che hanno interessato sia la metropolitana che altri assi di collegamento bus”.

“Ancora una volta – ha aggiunto l’amministratore unico di Amt Marco Beltrami – vogliamo testimoniare ai cittadini genovesi il nostro impegno per il contrasto all’evasione. Azioni combinate come quelle di oggi, ad alta visibilità, ci consentono di dimensionare correttamente il fenomeno e di dimostrare la nostra presenza sul territorio. Ci tengo comunque a ricordare che tutti i giorni oltre 40 persone portano avanti con impegno il regolare e quotidiano controllo. I risultati che stiamo ottenendo ci confortano degli sforzi fatti”.