Fiera di Genova, tamponi Covid-19 (foto d'archivio)
“ArriverĂ nei prossimi giorni al Policlinico San Martino di Genova una macchina per fare oltre 1000 tamponi al giorno. Pertanto, nelle prossime settimane il numero di tamponi in regione Liguria crescerĂ per arrivare a quasi 100.000 al mese”.
Lo ha dichiarato stasera il governatore Giovanni Toti.
“Inoltre – ha aggiunto Toti – entrerĂ in funzione un sistema di test molecolari rapidi da poter utilizzare in tutti i pronto soccorso della Liguria, in modo che si possano testare persone in mezz’ora e mantenere percorsi separati e protetti tra pazienti Covid-19 e non Covid-19”.
“Per quanto riguarda le Rsa – ha aggiunto l’assessora regionale alla SanitĂ Sonia Viale – abbiamo predisposto squadre di infermieri specializzate in infezioni sanitarie che si sono recati sull’intero territorio regionale per verificare le situazioni.
Un prezioso lavoro di accompagnamento per verificare cosa è successo in alcune residenze più critiche.
Un impegno che proseguirĂ nelle prossime settimane anche nelle residenze sanitarie che non hanno evidenziato particolari criticitĂ ”.
“Sul nostro territorio sta proseguendo a tappeto lo screening portato avanti da Regione Liguria attraverso i test sierologici per il Covid-19, sia nelle Rsa che sul personale sanitario”.
Lo hanno riferito oggi i responsabili di Regione Liguria.
“A questo proposito – ha spiegato il governatore Giovanni Toti – i test sierologici hanno coinvolto 20mila persone tra ospiti e operatori delle residenze.
Dall’indagine risulta che sul totale dei test effettuati il 90% degli operatori delle Rsa è risultato negativo, così come l’85% degli ospiti.
Per quanto riguarda il personale sanitario nel suo complesso, finora sono stati 14mila i test sierologici effettuati e il 95% del personale è risultato negativo.
Inoltre, oggi è stato deciso di proseguire la campagna dei test molecolari coinvolgendo tutto il personale delle Forze dell’ordine e di prima linea dell’amministrazione dello Stato, tra Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco.
Per quanto riguarda il bando di gara predisposto da Alisa per i cosiddetti ‘test sierologici a saponetta’ per il rientro dei lavoratori, sarĂ pronto entro la settimana.
In tal senso, è prevista la manifestazione di interesse da parte di tutti i laboratori col modello test a saponetta.
Una volta individuato, verrà siglata una convenzione con le Camere di commercio per coinvolgere le aziende che potranno metterli a disposizione dei loro lavoratori prima dell’ingresso al lavoro.
Alcune grandi aziende lo stanno giĂ facendo e noi vogliamo estendere lo screening anche alle piccole aziende con protocolli precisi, standard di sicurezza per chi lo esegue e prezzi calmierati”.
Trasbordo migranti da nave Ong tedesca Alan Kurdi a traghetto Rubattino della Tirrenia
Stasera i vertici della nostra Guardia Costiera hanno comunicato che ispettori del Corpo, specializzati in sicurezza della navigazione, hanno sottoposto la nave della Ong tedesca Alan Kurdi ” a un’ispezione volta a verificare l’ottemperanza alle norme di sicurezza della navigazione e di tutela ambientale ad esse applicabili”.
La nave, che nei giorni scorsi aveva trasportato diversi migranti in Italia, poi trasferiti sul traghetto Rubattino della Tirrenia, è ormeggiata nel porto di Palermo.
“L’ispezione hanno spiegato dalla Guardia Costiera – ha evidenziato diverse irregolaritĂ di natura tecnica e operativa tali da compromettere non solo la sicurezza degli equipaggi, ma anche delle persone che sono state e che potrebbero essere recuperate a bordo, nel corso del servizio di assistenza svolto.
Inoltre, sono state accertate anche alcune violazioni delle normative a tutela dell’ambiente marino.
Pertanto, la nave sarĂ sottoposta a fermo amministrativo fino alla rettifica delle irregolaritĂ rilevate in sede ispettiva e, per alcune di esse, sarĂ necessario l’intervento dello Stato di bandiera che detiene la responsabilitĂ della conformitĂ della nave rispetto alle Convenzioni internazionali e alla legislazione nazionale applicabile in materia di sicurezza della navigazione e tutela ambientale”.
Bisognerà vedere se anche stavolta i magistrati siciliani interverranno per dissequestrare la Alan Kurdi, facendola così tornare per mare, come avvenuto in passato in favore di altre navi di Ong straniere che avevano trasportati migranti nel nostro Paese.
“Finalmente – ha commentato l’ex vicepresidente di Regione Liguria e attuale esponente di CasaPound Gianni Plinio – la nostra CittĂ onora uno dei suoi figli piĂą illustri, eroe della Marina Militare e imprenditore della subacquea di rinomanza internazionale.
Anpi e Cgil dovrebbero chiedere scusa ai genovesi e alla famiglia Ferraro per le gratuite offese rivolte all’illustre genovese.
Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato, interpretando i sentimenti della stragrande maggioranza dei genovesi che, al di lĂ delle appartenenze, rispetta e rende omaggio alla memoria di un concittadino così valoroso ed esemplare”.
Il documento sottoscritto dal CLN il 4 maggio 1945 (www.luigiferraro.it) che sbugiarda Anpi e Cgil
Oggi in consiglio comunale il sindaco di Genova Marco Bucci ha sostenuto la mozione così: “Il fatto che nel 1951 Ferraro sia stato insignito della Medaglia d’Oro dovrebbe giĂ essere sufficiente a giustificare l’intitolazione di una via. Luigi Ferraro non uccise mai nessun italiano. L’unico scandalo è che in 60 anni a nessuno sia venuto in mente di ricordarlo”.
Genovese illustre: Medaglia d'Oro e padre della subacquea Luigi Ferraro
“Per il centrodestra in Comune a Genova, in un periodo di grave emergenza sanitaria, economica e sociale come quella che stiamo vivendo a causa della pandemia di Codiv-19, la priorità è quella di intitolare il porticciolo della delegazione di Nervi a un repubblichino della Decima Flottiglia MAS, Luigi Ferraro, che nel dopoguerra fu dirigente sportivo e imprenditore di successo.
Un’iniziativa così urgente da presentare in fretta e furia una mozione mercoledì 30 aprile e ritrovarla all’ordine del giorno della successiva seduta del consiglio comunale indetta in video conferenza.
E’ quello che è accaduto oggi con il dibattito sulla proposta presentata dalla maggioranza, contro cui giustamente si sono opposte Anpi e Cgil. E contro cui il Partito democratico genovese e il gruppo consiliare si sono battuti in ogni modo”.
Lo hanno dichiarato stasera i consiglieri comunali del Pd.
Il documento sottoscritto dal CLN il 4 maggio 1945 (www.luigiferraro.it) che sbugiarda Anpi e Cgil
“Appare marcatamente evidente – hanno aggiunto i consiglieri del Pd – il carattere provocatorio di questa iniziativa, che offende la memoria di Genova, cittĂ Medaglia d’Oro al valor militare per la Resistenza, a pochi giorni dalle commemorazioni del 25 aprile e in vista del sessantesimo dei fatti del 30 giugno 1960. Oltretutto, proprio nel corso della seduta odierna, in Comune si è discusso dell’assegnazione del Grifo d’Oro all’ex partigiano Giordano Bruschi.
Di fronte alla fedeltĂ ai valori di democrazia, libertĂ e antifascismo non possono esserci tentennamenti e ambiguitĂ . Luigi Ferraro rivendicò con queste parole la propria scelta di aderire alla X MAS di Junio Valerio Borghese: ‘La causa della Repubblica Sociale per me rappresentava l’impegno d’onore alla parola data. Battersi per essa significava difendere la Patria dal nemico angloamericano e dallo stesso alleato germanico, che dopo l’8 settembre aveva troppi pretesti per non comportarsi piĂą come tale. Battersi per gli angloamericani voleva dire scegliere il campo del piĂą forte’.
“Ritengo assolutamente inaccettabile – ha replicato al Pd la capogruppo comunale Lorella Fontana (Lega) – l’ostruzionismo dei colleghi dell’opposizione per l’intitolazione della darsena del porticciolo di Nervi a Luigi Ferraro.
Vorrei ricordare che Ferraro ha saputo collaborare con il Comitato Nazionale di Liberazione, avendo sventato più volte la distruzione dello stabilimento Marzabotto a opera dei tedeschi, venendo decorato di medaglia d’oro al Valor Militare per le imprese di cui fu protagonista nel conflitto mondiale.
Ferraro non ha di certo offuscato il nome della cittĂ e nel dopoguerra fondò la prima societĂ sportiva subacquea e la prima scuola di immersione, dimostrazione del suo straordinario attaccamento al mondo della subacquea e del suo spirito imprenditoriale, che hanno portato il nome di Genova nel mondo. Luigi Ferraro è una figura storica di cui la cittĂ deve andare fiera”.
Anche il sindaco di Genova Marco Bucci ha sostenuto la mozione: “Il fatto che nel 1951 Ferraro sia stato insignito della Medaglia d’Oro dovrebbe giĂ essere sufficiente a giustificare l’intitolazione di una via. Luigi Ferraro non uccise mai nessun italiano. L’unico scandalo è che in 60 anni a nessuno sia venuto in mente di ricordarlo”.
Medaglia d'Oro Luigi Ferraro con Jacques Cousteau (foto di repertorio)
“Oggi è stato approvato in consiglio comunale un documento che, fra le altre impegnative, prevede l’intitolazione del porticciolo di Nervi alla Medaglia d’Oro e pioniere della subacquea Luigi Ferraro, illustre genovese e a dir poco un uomo straordinario che portò il nome della nostra cittĂ in tutto il mondo. Per Genova è un onore”.
Lo ha annunciato stasera la consigliera comunale Francesca Corso (Lega).
Anche il sindaco di Genova Marco Bucci ha sostenuto la mozione: “Il fatto che nel 1951 Ferraro sia stato insignito della Medaglia d’Oro dovrebbe giĂ essere sufficiente a giustificare l’intitolazione di una via. Luigi Ferraro non uccise mai nessun italiano. L’unico scandalo è che in 60 anni a nessuno sia venuto in mente di ricordarlo”.
“Nel novembre 2017 – ha spiegato Corso – presentai una mozione per l’intitolazione di una strada o una piazza a Luigi Ferraro. GiĂ allora mi resi conto che per una certa parte politica non esistono meriti se nella vita non si è dimostrato di stare da quella stessa parte.
Nel caso specifico, Luigi Ferraro, come imprenditore e fondatore della Technisub, creò lavoro nella nostra cittĂ , dove, peraltro, chiamato dal Ministero dell’Interno, organizzò anche i corsi per i sommozzatori dei vari Corpi dello Stato: da quello dei Vigili del Fuoco a quelli di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza.
Le accuse della sinistra a questa persona sono del tutto strumentali.
Infatti, prima dell’otto settembre 1943 prestò servizio come palombaro nella XÂŞ Flottiglia MAS della Regia Marina e fu decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare, avendo affondato da solo tre navi nemiche.
Dopo l’otto settembre 1943, Luigi Ferraro non partecipò mai ad alcuna azione contro italiani partigiani e civili e dialogò con il Comitato di Liberazione Nazionale e la Brigata Stella.
Nel 2020 dovremmo quindi finirla di plaudire a ogni iniziativa, per quanto piccola, di chi ci piace ideologicamente e ripudiare tutto ciò che è differente dal nostro pensiero politico.
Peraltro, in un periodo storico in cui ai rappresentanti dei cittadini non è stato permesso di presenziare fisicamente in consiglio comunale, lo scorso 25 aprile ai rappresentanti dell’Anpi, in piena fase 1 dell’emergenza coronavirus, è stato invece concesso di scendere in piazza, ossia molto piĂą di quanto non sia stato concesso a tutti gli altri cittadini italiani”.
Il documento sottoscritto dal CLN il 4 maggio 1945 (www.luigiferraro.it) che sbugiarda Anpi e Cgil
Genova, postina consegna le mascherine gratuite di Regione Liguria (foto d'archivio)
«”n seguito alla conclusione della prima fase di distribuzione delle mascherine di Regione Liguria, che ha contribuito a consegnare 5 milioni di pezzi per rifornire operatori sanitari e cittadinanza, ci tengo a fare un doveroso ringraziamento all’ente regionale, alla Protezione Civile della Liguria e anche ai lavoratori di Poste Italiane, che hanno svolto un importante e fondamentale lavoro nonostante le difficoltĂ e la riduzione di organico dovuta all’emergenza”,
Lo ha dichiarato oggi il consigliere comunale di Genova Fabio Ariotti (Lega).
“Si è trattato – ha spiegato Ariotti – di un compito delicato con scadenze precise, che ha visto coinvolti diversi settori di Poste e soprattutto i portalettere, una mansione a volte snobbata da qualcuno, che resta fondamentale per ogni cittadino e nasconde non poche difficoltĂ , trattandosi di un lavoro fisico e mentale, che non si ferma mai, neanche durante il maltempo e che non si è fermata nemmeno in questo periodo di emergenza sanitaria.
Se non fosse stato per loro e per questo grande lavoro di squadra, buona parte della cittadinanza non avrebbe avuto ancora oggi la possibilitĂ di reperire le mascherine.
Un lavoro in sinergia di grandissima importanza e per cui ritengo sia doveroso ringraziare quanti hanno contribuito, compresi tutti i lavoratori di Poste Italiane che spesso non hanno ricevuto adeguato riconoscimento per quanto effettuato”.
Assessore regionale Stefano Mai con Matteo Salvini (foto di repertorio)
Una campagna social per invitare a regalare fiori della Liguria per la Festa della Mamma di domenica 10 maggio.
“La mamma è come un fiore. Bellezza unica e senza tempo” e “Regala un fiore ligure a una persona speciale” sono i due inviti che l’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai (Lega) ha voluto diffondere per supportare il florovivaismo ligure.
In questi giorni è già partita la promozione sui canali social.
Così come abbiamo abbiamo pubblicizzato in tutta Italia i prodotti agroalimentari liguri con la nostra campagna di spot, ora invito tutti a comprare fiori prodotti nella nostra regione.
I floricoltori liguri sono i migliori al mondo, meritano il nostro sostegno.
Ovviamente, cogliamo anche l’occasione della Festa della Mamma per invitare tutti a regalare i nostri fiori, ma questo è un auspicio generale per ogni giorno dell’anno.
Acquistate fiori e piante liguri. Per la mamma, per le persone amate, per la casa, i terrazzi, i giardini, gli uffici o le aziende.
Assicuratevi di comprare dai florovivaisti del territorio. I fiori sono speciali e possono rendere la vita piĂą bella. Facciamolo con la Liguria nel cuore.
Da parte mia un augurio a tutte le mamme. Sono la nostra ricchezza più grande”.
Assessora regionale alla SanitĂ Sonia Viale e Walter Locatelli, numero uno di Alisa (foto d'archivio)
“L’iter licenziato da Alisa in relazione agli ingressi nelle Rsa è riferito alla possibilità di accogliere nuovi ospiti, non all’accesso dei familiari”.
Lo ha precisato oggi la vicepresidente e assessora regionale alla Sanità Sonia Viale, in riferimento ad alcune notizie apparse su alcuni media relative a un’apertura delle residenze sanitarie assistenziali per i famigliari degli ospiti.
“Da piĂą parti – ha spiegato Viale – è stata richiesta la possibilitĂ di riaprire gli ingressi nelle residenze per anziani in quanto emergono dei bisogni, delle necessitĂ all’interno delle famiglie in relazione a persone che non riescono piĂą ad attendere alle proprie abitudini o esigenze quotidiane.
Per questo, Alisa ha licenziato una procedura per consentire alle Rsa di accogliere nuovi ospiti, prevedendo ovviamente una serie di cautele e precauzioni per garantire la tutela degli ospiti già presenti, il personale sanitario e anche gli anziani che entrano nelle strutture”.
Consigliere regionale Francesco Battistini (Linea condivisa)
“In qualitĂ di dipendente Issel Nord temporaneamente prestato alla politica, quest’oggi mi schiero convintamente a fianco dei miei colleghi. Senza se e senza ma. Le aziende hanno chiuso per il lockdown non certo per volontĂ dei dipendenti, ma per l’emergenza pandemica causata dal Covid-19. Quindi non è assolutamente giusto che le difficoltĂ incontrate dalla produzione vengano rovesciate interamente sui lavoratori”.
Lo ha dichiarato oggi il consigliere regionale di Linea Condivisa Francesco Battistini, commentando lo stato di agitazione proclamato per domani dalle rappresentanze sindacali di Issel Nord.
Le parti sociali hanno denunciato “la forzatura unilaterale dell’azienda, che obbliga i lavoratori al recupero al sabato delle ore di ferie, imposte dall’azienda medesima durante il periodo di chiusura, senza neppure riconoscere lo straordinario”.
“Peraltro – ha aggiunto Battistini – in queste settimane l’azienda non ha mai interrotto l’attivitĂ . La maggior parte dei dipendenti ha continuato a lavorare in smart working da casa.
Indecente, quindi, l’ingordigia dei manager di Issel Nord che per uno stupido celodurismo aziendale stanno rifiutando ogni trattativa con i delegati sindacali.
Fin da subito, i lavoratori si sono dimostrati responsabili e disponibili nei confronti del datore di lavoro. La controllata di Fincantieri, invece ha avanzato soltanto pretese al limite della vessazione: 8 ore di lavoro obbligatorie tutti i sabati, senza neppure pagare gli straordinari, fino al pieno recupero delle ‘ore non lavorate’ a causa dell’emergenza coronavirus.
Consiglio ai vertici aziendali di tornare a più miti consigli e di ricordarsi l’epoca in cui erano semplici impiegati, con i quali anch’io ho condiviso la scrivania.
Ascoltate le proposte di buon senso dei delegati sindacali per ripartire il carico di lavoro. Aprite al dialogo, evitate lo sciopero, istituite una nuova stagione di solidarietĂ e collaborazione. Da troppo tempo Issel Nord è refrattaria ad ascoltare i suoi dipendenti. Non è possibile proseguire su questa strada”.