Genova, agenti della Polizia locale a De Ferrari (foto d'archivio)
“Gli spostamenti a Genova sono sotto controllo ed e’ una buona notizia. Continuiamo così”.
Lo ha riferito stasera il sindaco Marco Bucci.
“Ieri, nel secondo giorno della fase 2 – ha aggiunto il primo cittadino genovese – abbiamo registrato un aumento del 20% degli arrivi da fuori Comune, ma una diminuzione complessiva dell’1% degli spostamenti interni rispetto allo stesso giorno della settimana scorsa”.
Dal capoluogo ligure all’hinterland di Monza per la droga.
Oggi un gruppo di cinque persone, di età compresa tra i 19 e i 24 anni, residenti a Genova, è stato arrestato dai carabinieri con circa 1 chilo e tre etti di hashish in auto, durante un controllo ad Agrate Brianza.
Si tratta di due donne genovesi e di tre marocchini.
I militari hanno visto il gruppo litigare fuori da due auto ferme a bordo strada.
Incapaci di fornire giustificazioni alla loro presenza fuori regione, i giovani sono stati perquisiti.
Oltre alla sostanza stupefacente, suddivisa in panetti, i carabinieri hanno trovato 2.800 euro in contanti, verosimilmente provento dell’illecita attività.
“Oggi sul sito di Regione Liguria sono state pubblicate le risposte alle domande frequenti (frequently asked questions) che ci arrivano in merito all’ordinanza attualmente in vigore, con importanti chiarimenti e interpretazioni autentiche anche sugli sport individuali come golf, tennis, quelli motociclistici e gli sport d’acqua”.
Lo ha riferito stasera il governatore ligure Giovanni Toti.
Le risposte alle “Faq” di Regione Liguria si possono scaricare QUI in formato .pdf.
Alisa, sistema sanitario regionale della Liguria (foto d'archivio)
“In Liguria, a oggi, il valore R0/RT calcolato è pari a 0,75”.
Si tratta, in sintesi, del “numero di riproduzione di base” che rappresenta il numero medio di infezioni secondarie prodotte da ciascun individuo infetto.
Lo hanno comunicato stasera i responsabili di Regione Liguria e Alisa.
“La Liguria – hanno precisato dagli enti regionali – al pari delle altre regioni ha sempre comunicato tutti i dati all’Istituto Superiore di Sanità, che oggi ha confermato per iscritto ad Alisa la presenza di un ‘problema tecnico che non ha permesso la stima’, assicurando al contempo che è stata trovata una soluzione per rendere noto anche il dato ligure già dalle prossime ore”.
Oggi in Umbria, unica regione italiana con un indice R0 inferiore a 0.2, hanno riaperto i toelettatori di animali da compagnia, i negozi al dettaglio di natanti e accessori, di biciclette e accessori, l’attività di noleggio di autocarri, veicoli pesanti, macchinari e attrezzature e quella di conservazione e restauro di opere d’arte.
“La Regione Umbria – hanno spiegato i responsabili dell’ente – forte di un indice di contagio R0 estremamente basso, l’unico in Italia sotto la soglia dello 0.2, ha avanzato nei giorni scorsi un programma di riaperture anticipato rispetto a quanto annunciato dal Governo, per consentire, nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, la riprese di numerose attività.
Siamo soddisfatti che il Governo abbia consentito la ripresa delle attività di cui al decreto del Mise, che ritenevamo ingiustamente escluse nel Dpcm del 26 aprile.
Il nostro calendario di riaperture, indirizzato al Governo, mira a non paralizzare il tessuto produttivo della nostra regione e, compatibilmente con il rispetto delle misure di sicurezza, a consentire la riprese dell’attività lavorativa degli umbri”.
“Domani abbiamo una importante conferenza dei governatori delle regioni e poi ci sarà la conferenza Stato-Regioni. E’ opinione di tutti che non si possa più aspettare oltre. E’ opinione della maggior parte dei governatori che occorra stabilire dei piani di riapertura Regione per Regione. Al Governo chiederemo domani di modificare il Dpcm in vigore per consentire alle singole regioni di presentare dei piani di riapertura già dalla prossima settimana”.
Lo ha dichiarato stasera il governatore ligure Giovanni Toti.
Commercio al dettaglio “che e’ una delle priorita’ assolute”, parrucchieri ed estetisti e, possibilmente, anche bar e ristoranti non solo in modalita’ take away o con consegna a domicilio.
Sono i tre settori che il governatore ligure vorrebbe tornare a riaprire gia’ dalla prossima settimana.
“Se non da lunedi’, comunque entro la settimana – ha precisato Toti- ma soltanto se il Governo lo consentira’ con una modifica del Dpcm o, comunque, in pieno accordo con l’esecutivo anche con l’attuale decreto vigente. Inoltre, dobbiamo aspettare le linee guida dell’Inail sui rischi e i protocolli di sicurezza”.
Sono 29.684 i morti con coronavirus finora accertati in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 369. Martedì l’incremento era stato di 236.
Sono 91.528 i positivi accertati finora e malati, con una diminuzione rispetto a ieri di 6.939 (record da inizio emergenza). Martedì il decremento era stato di 1.513.
Sono 93.245 i positivi accertati finora e guariti, con un aumento rispetto a ieri di 8.014 (record da inizio emergenza). Martedì l’incremento era stato di 2.352.
Il numero complessivo dei positivi accertati finora (compresi morti, malati e guariti) ha quindi toccato quota 214.457.
I dati sono stati forniti intorno alle 18 di oggi dai responsabili della Protezione civile nazionale.
Per la prima volta da inizio emergenza, il numero dei dimessi e dei guariti ha superato quello dei malati. Il numero così alto di pazienti guariti nelle ultime 24 ore (oltre 8mila) secondo i responsabili della Protezione civile nazionale “è dovuto a un aggiornamento dei dati di Regione Lombardia riferiti anche ai giorni precedenti”.
Intanto, continua il calo dei ricoverati in terapia intensiva per coronavirus: sono 1.333 i pazienti a oggi nei reparti (94 in meno di ieri). In Lombardia sono 480 (29 meno di ieri).
Le persone ricoverate con sintomi sono 15.769, con una diminuzione rispetto a ieri di 501 rispetto.
Le persone in isolamento domiciliare sono 74.426, con una diminuzione rispetto a ieri di 6.344.
Ratko Rudic saluta la Pro Recco: l’allenatore croato, 72 anni a giugno, era arrivato in Liguria nell’estate del 2018 firmando un accordo biennale.
Sulla panchina biancoceleste, prima dello stop di questa stagione, ha vinto uno Scudetto e una Coppa Italia a cui si aggiunge il bronzo nella Final Eight di Champions League.
La Pro Recco sarà la sua ultima panchina: ecco la lettera del tecnico che ripercorre la sua avventura in biancoceleste e, in fondo, i ringraziamenti del presidente Maurizio Felugo e della leggenda Eraldo Pizzo.
Rato Rudi e Maurizio Felugo
“Ho accettato l’incarico alla Pro Recco sposando le idee del presidente Maurizio Felugo e un importante progetto di pallanuoto che, oltre ai risultati e al miglioramento del gioco, puntasse anche sulla promozione del nostro sport in Italia, nel mondo e sui media, l’avvicinamento e l’investimento sui giovani, la creazione di accademie in tutta Italia, l’organizzazione delle partite di Champions League in diverse città.
Abbiamo fatti grandi passi avanti in tutti i segmenti, però ho sbagliato una partita, la semifinale di Champions League, e la stagione è finita senza ottenere il risultato desiderato: ancora oggi porto dentro di me un sapore amaro di quella sfida di Hannover.
In questa nuova stagione siamo partiti ancora più motivati di recuperare quanto ci era sfuggito; abbiamo preparato un programma diverso, concentrandoci sulla parte conclusiva della stagione e sulla Final 8 di Champions League che dovevamo organizzare in casa, a Recco, nella piscina di Punta Sant’Anna: era pronto un grande spettacolo sportivo. Dalla fine di febbraio 2020 abbiamo intensificato gli allenamenti con l’obiettivo di arrivare nella miglior forma al torneo. Quando è arrivato lo stop dell’attività, a causa della pandemia, sono spariti anche i nostri sogni.
La decisione di terminare la mia carriera come allenatore è maturata prima che scoppiasse l’emergenza Coronavirus e l’ho comunicata al presidente Felugo. Volevo finire la carriera con un grande risultato e mettermi a disposizione della società in un altro ruolo per contribuire alla realizzazione del progetto. Certamente con la pandemia molte cose sono cambiate, il futuro è incerto e vedremo come sarà organizzata l’attività.
In questa occasione voglio ringraziare il nostro patron, Gabriele Volpi, grande appassionato di pallanuoto e principale sostenitore della Pro Recco, con il quale si è creato un rapporto di stima e rispetto, penso reciproco.
Con il presidente Felugo avevo un rapporto speciale, di fiducia ed amicizia: la sua motivazione e l’energia aiutava anche la squadra stessa a mantenere alti livelli di impegno.
Ringrazio tutti i giocatori per il grande impegno professionale, rispetto e qualità nell’approccio sia degli allenamenti sia delle partite: custodirò sempre un bel ricordo.
Il mio staff tecnico è stato di enorme valore ed aiuto, composto da professionisti di altissimo valore. Il gruppo era molto unito ed aveva un ruolo attivo e propositivo: sono grato a loro per il grande impegno.
Ringrazio tutti i dipendenti della società che hanno permesso di svolgere la nostra attività nel miglior modo e con i quali si è creato un ottimo rapporto.
In conclusione, del periodo trascorso a Recco mi rimane un ricordo positivo; qui mi sono sentito come a casa mia. Voglio salutare tutti tifosi e i cittadini che sono stati vicini alla società e a me personalmente: terminata questa emergenza tornerò in città per salutarli con affetto”. Ratko Rudic
“Siamo onorati che Rudic sia stato protagonista della nostra storia, è stato un privilegio sportivo e umano confrontarsi quotidianamente con una persona del suo spessore – aggiunge il presidente Maurizio Felugo -. In questi due anni ha fatto crescere tutto il Club portando mentalità vincente, competenza, professionalità e cultura del lavoro. Lo salutiamo con un pizzico di rammarico per non aver potuto concludere la stagione ma gli saremo per sempre grati: le impronte che ha lasciato lungo la nostra strada rimarranno indelebili anche nel nuovo percorso che costruiremo per mantenere la Pro Recco ai vertici della pallanuoto mondiale”.
“Ci siamo salutati qualche giorno fa, mi ha commosso e penso lo fosse anche lui – conclude Eraldo Pizzo -. Mi ha detto che avrà Recco nel cuore, che qui è stato accolto benissimo dalla gente. Non era una frase detta tanto per dire, ma sentita, sincera. Il fatto che un uomo come lui spenda parole così belle nei confronti della nostra città e del nostro club è motivo d’orgoglio. Ho solo un rammarico: la degna conclusione della sua carriera sarebbe stata la finale di Champions a Punta Sant’Anna. Con il ritorno alla normalità saremo felici di rivederlo a Recco”.
“Regione Liguria – ha spiegato il governatore Giovanni Toti – attraverso il consueto bollettino quotidiano con i dati forniti da Alisa, rappresenta la prevalenza, misura di frequenza universalmente utilizzata per rappresentare un fenomeno sanitario. La prevalenza è la fotografia del quadro epidemiologico nel momento della rilevazione. Quando si riporta il numero di positivi, si fa esattamente riferimento ai cittadini liguri con Covid-19 del giorno. Ovviamente vengono esclusi coloro che non sono più ammalati ovvero i guariti e, purtroppo, i deceduti”.
In altre parole, Regione Liguria indica gli “attualmente positivi” e potenzialmente contagiosi. Significa che conteggia solo chi è stato accertato finora positivo al coronavirus (ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti = attualmente positivi), escludendo però dal computo chi è guarito sviluppando gli anticorpi e chi è deceduto.
La Protezione civile nazionale invece conteggia anche questi ultimi (ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti che hanno sviluppato gli anticorpi + deceduti = casi totali) che poi vengono pubblicati online pure dal Ministero della Salute.
Inoltre, è bene precisare che secondo il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli: “avere un test sierologico positivo per gli anticorpi non esclude che in quel momento un soggetto possa essere infettante. È possibile infatti aver prodotto gli anticorpi, ma avere ancora in circolo il coronavirus e dunque essere ancora contagiosi. Per questo va fatto anche il tampone. Solo se questo esame è negativo si ha la certezza di non essere più contagiosi”.
Ecco il bollettino pubblicato oggi su fb da Regione Liguria.
Recco: Conclusi i lavori ai muri sottostanti via Polanesi
Si è concluso l’intervento della messa in sicurezza dei muri sottostanti via Polanesi a Recco. I lavori, sono durati circa due mesi a seguito di una frana causata dalle piogge nel 2018. La sistemazione della strada, chiusa per tutto il tempo dell’intervento, ha permesso di ripristinare la regolare viabilità nella zona.
«Nonostante la situazione difficile, la ditta appaltatrice ha proseguito i lavori già avviati, nel rispetto delle norme che riguardano la salute pubblica. Insieme alle cautele e alla prudenza ̶ spiegano il sindaco Carlo Gandolfo e Caterina Peragallo, assessore ai lavori pubblici ̶ abbiamo fatto il massimo sforzo possibile per proseguire con le opere di messa sicurezza e riqualificazione di via Polanesi e del versante collinare colpito da eventi franosi. L’attenzione per il territorio resta massima anche in questa fase di cauta ripartenza.»
Il costo complessivo del progetto è stato di 160mila euro. Due gli interventi portati a termine su un tratto di circa 65 m. Nel primo tratto, con allargamento e rettifica della carreggiata, è stato realizzato il rinforzo con un cordolo continuo in cemento armato, ancorato al substrato roccioso, tramite una file semplice di micropali, con a valle muri rivestiti in pietra locale.
Nel secondo tratto la sede stradale è stata significativamente allargata fino a raggiungere 4,5 m di larghezza, il consolidamento è stato realizzato mediante una paratia di micropali disposti su due file a quinconce e un cordolo continuo in cemento armato innestato sulla testa dei pali, con a valle i muretti di sostegno rivestiti con pietra a vista.
L’intervento ha permesso anche il “disciplinamento” delle acque meteoriche, che si disperdevano lungo il pendio in maniera casuale, attraverso la regolarizzazione della pendenza della carreggiata in modo da convogliare l’acqua verso la cunetta a monte e incanalarla, tramite un sistema di tubi interrati, nel rivo più vicino. I lavori sono terminati con l’istallazione di una nuova barriera di sicurezza e l’asfaltatura della strada. ABov
Il Pronto soccorso del San Martino di Genova (foto d'archivio)
Arrivato primo elemento macchina per processare i tamponi per la diagnostica
Stanno diminuendo sensibilmente i pazienti Covid ricoverati al Policlinico San Martino. I pazienti presenti alle 16 sono 120.
In partiolare 16 sono i ricoverati in Malattie Infettive, 21 nelle 3 rianimazioni del Policlinico + 6 pazienti in sub intensiva, 1 al Padiglione 10, 53 al Padiglione 12, 7 quelli gestiti al 1° piano del Pronto Soccorso, 14 al Maragliano, 2 in Cardiochirurgia.
È arrivato nel pomeriggio il primo elemento facente parte del nuovo strumento utile a processare tamponi per la diagnostica Covid-19, derivante dall’investimento da parte dell’Ospedale di una parte delle risorse derivanti dalla raccolta fondi #GenovaPerSanMartino (270.000€ per tutta la macchina). Domani arriverà il secondo elemento.
A seguire venerdì scatterà la fase di assemblaggio del macchinario. Sabato inizierà l’addestramento del personale che sarà dedicato al suo utilizzo.
Probablmente a partire da lunedì si inizierà a processare i campioni con l’obiettivo di arrivare in breve tempo ad una capacità di analisi di 1.000 tamponi al giorno.